CALTANISSETTA – Altri due cittadini di nazionalità pakistana di 21 e 40 anni sono stati fermati dai carabinieri della compagnia di Caltanissetta per l’omicidio del giovane Adnan Siddique, colpito da almeno quattro coltellate ieri sera nella sua abitazione di via San Cataldo.
In tutto sono ora quattro i fermi per omicidio – questa mattina erano stati fermati altri due pakistani, Muhammad Shoaib, 27 anni e Alì Shujaat, 32 anni – e un altro connazionale di 48 anni è stato arrestato per favoreggiamento. Il giovane Adnan Siddique conosceva tutti e i cinque fermati.
Si tratta, secondo quanto si apprende di persone che abitavano tutte in vie limitrofe. Sembrerebbe anche che Siddique in passato avesse già denunciato alle forze dell’ordine delle aggressioni da parte di suoi connazionali, circostanza che è stata confermata da diverse persone che conoscevano il giovane.
Diverse le piste battute dai carabinieri tra le quali quella di debiti pregressi tra la vittima e i suoi assassini. Ma in questo momento viene valutato ogni indizio utile a ricostruire quanto accaduto.
A raccontare alcuni dettagli dell’omicidio del trentaduenne Siddique Adnan, è il colonnello Baldassare Daidone, comandante provinciale dei carabinieri: “Si presume che il movente sia legato a un debito. ma siamo ancora alle fasi iniziali e ci potrebbero essere ulteriori sviluppi. Il giovane è stato raggiunto da almeno 4 fendenti di un coltello da cucina con lama di 15 centimetri. Grazie all’aiuto dei vicini, sia italiani che stranieri, i carabinieri sono riusciti a individuare la casa dove si erano nascosti gli autori dell’omicidio, tutti pakistani, trovati con gli abiti sporchi di sangue”.
Intanto per sabato mattina è prevista l’autopsia sul corpo del giovane che sarà eseguita dal medico legale Cataldo Raffino.
Caltanissetta, pakistano ucciso a coltellate
Salgono a 5 i fermi dei connazionali del 32enne assassinato: due erano con i vestiti ancora sporchi di sangue. Un debito il probabile movente