CATANIA – Beni per un valore di circa 200 mila euro sono stati sequestrati a Catania dalla polizia a Giuseppe Pastura, di 30 anni, detenuto con a carico condanne per spaccio di stupefacenti e genero di Salvatore Amato, ritenuto affiliato al clan “Santapaola-Ercolano” e responsabile del gruppo cosiddetto “ottantapalmi” operante nel quartiere San Cristoforo.
Il sequestro segue quello compiuto il 4 giugno scorso a carico di Francesco Scuderi ed Amato. Gli agenti hanno eseguito un decreto di sequestro anticipato finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale di Catania, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta della Questura e della Procura etnea Pastura è anche indagato per associazione mafiosa (clan Santapaola-Ercolano) e associazione finalizzata al traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, fatti questi ultimi per i quali è stato condannato in primo grado a 14 anni ed otto di reclusione (operazione ‘Carthago 2’).
Il provvedimento di sequestro ha interessato una società di capitali operante nel settore del noleggio veicoli, 6 autovetture – di piccola e media cilindrata, ma tutte nuovissime – e somme di denaro e valori intestati a Pastura ed a terzi a lui riconducibili.
Catania, colpo al clan “ottantapalmi”
Sequestrati beni per 200 mila euro a Giuseppe Pastura, genero del boss Amato ritenuto affiliato ai Santapaola-Ercolano