ROMA – A tre settimane dalla riapertura ancora affari magri per i pubblici esercizi, con bar e ristoranti che denunciano un calo di fatturato di oltre il 50%. Un crollo che incide anche sull’occupazione visto che, in mancanza di clienti, solo un locale su 3 ha il personale al completo. E, vista la congiuntura sfavorevole, i commercianti tentano anche un cambio di passo puntando sul web e annunciando l’avvio di una scuola per imparare a vendere su Ebay. Secondo gli ultimi dati della Fipe il 94,9% dei bar e l’89,4% dei ristoranti risultano aver riaperto, gli altri sono in procinto di farlo e solo il 2% dei bar e il 3,3% dei ristoranti dichiarano che per ora non riapriranno.
Il calo medio del fatturato registrato in questo periodo però è stato del 53,5%: in dettaglio il 54,8% per i ristoranti e il 49,9 % per i bar. La situazione è particolarmente grave per l’occupazione: solo nel 30% delle aziende è tornata al livello pre-covid, mentre nel 31,5% il personale impiegato è ancora inferiore del 50% o più. A mancare sono i clienti fissi ma soprattutto i turisti ed in particolare quelli stranieri. Una tendenza per ora confermata anche da Confindustria alberghi, con gli hotel che stentano a ripartire: alla data di oggi avevano riaperto i battenti solo il 25% delle strutture e di queste il 50% circa nelle località di mare, mentre il restante 50% tra città d’arte e campagna.
Se per quanto riguarda i pubblici esercizi forte è stato il ricorso ai prestiti previsti dal Dl liquidità con il 65,1% delle aziende che vi ha fatto ricorso, solo il 56,8% per ora ha già ottenuto il prestito richiesto. “Con un calo del fatturato di oltre il 50% nessuna impresa riuscirà ad andare avanti a lungo senza misure di sostegno sul versante dei costi e senza una robusta capacità finanziaria. Per questo stiamo continuando a chiedere interventi sul costo del lavoro, su canoni di locazione e Imu e sulle scadenze fiscali”, spiega Aldo Cursano presidente di Fipe.
E, consapevoli che passerà del tempo prima che gli affari tornino al volume pre covid, Confcommercio ha deciso di accelerare sulla digitalizzazione dei suoi associati ed ha stretto un accordo con Ebay offrendo un corso di formazione online dedicato, per scoprire come aprire con successo un negozio sulla piattaforma e operare in modo efficace nell’eCommerce.
“Ferma restando l’inestimabile valenza anche culturale e sociale del commercio tradizionale per le nostre comunità, le nostre città e i nostri borghi, la strada per la digitalizzazione delle imprese, in un’ottica di multicanalità e di integrazione tra commercio fisico e commercio elettronico, è ancora lunga”, sottolineano i commercianti ricordando che in Italia il 36% dei negozi non ha ancora un proprio sito web e nel 2019 solo il 20% ha provato l’e-commerce.