WASHINGTON – La Corte Suprema ha dato luce verde all’amministrazione Trump per ripristinare la pena di morte a livello federale. Le esecuzioni, sulla base delle procedure annunciate lo scorso anno dal Dipartimento di giustizia, potrebbero riprendere per la prima volta dal 2003, anno in cui furono di fatto congelate durante l’amministrazione Bush. I giudici costituzionali infatti hanno deciso di non intervenire sul ricorso presentato da quattro detenuti nel braccio della morte.
La decisione dell’Alta Corte è stata contrastata, visto che due dei giudici liberal, Ruth Ginsburg e Sonia Sotomayor, hanno dichiarato che avrebbero preso in considerazione il ricorso contro i nuovi protocolli federali proposti dal Dipartimento di giustizia. Il ministro William Barr li aveva presentati la scorsa estate, e prevedono la ripresa delle esecuzioni usando una nuova procedura che prevede una iniezione letale attraverso un singolo farmaco, il pentobarbital.
Il Dipartimento prevede quindi il boia federale entri in azione già nel mese di luglio con tre esecuzioni in programma, mentre una quarta è prevista per agosto. Tutti e quattro i casi riguardano condannati accusati di aver ucciso bambini.