RAGUSA – E’ in programma domani l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Ragusa Eleonora Schininà del carabiniere Marco Corallo di 39 anni, accusato dell’omicidio del cuoco di Modica, Giuseppe Lucifora, di 57 anni, avvenuto il 10 novembre dello scorso anno.
Il militare continua a professarsi innocente tramite i suoi legali mentre sulla vicenda si registra la posizione dell’ex parroco e attuale reggente del Duomo di San Giorgio di Modica, Giovanni Stracquadanio, che non è convinto della pista passionale del delitto.
In un’intervista all’emittente Video Mediterraneo, l’ex parroco, che conosceva bene il cuoco perché molto fedele a San Giorgio, ha fatto trapelare alcune confessioni ricevute da Giuseppe Lucifora, che gli avrebbe riferito di aver fatto testamento qualche anno fa.
Ora questo testamento non si trova e il parroco è convinto che il cuoco prestasse dei soldi. Il prete ha pure chiarito di aver informato i carabinieri su questi suoi interrogativi.
Cuoco ucciso, dubbi sul movente
Modica. L'ex parroco ipotizza che Giuseppe Lucifora desse soldi in prestito. Il carabiniere arrestato lunedì si professa innocente