ROMA – Stamattina nel carcere romano di Rebibbia un ergastolano di origini siciliane, sottoposto al 41-bis, contrariato dal mancato accoglimento di una richiesta dai vertici dell’istituto, dopo aver aggredito gli agenti di polizia penitenziaria ne ha preso a morsi uno, staccandogli una falange che poi pare abbia ingoiato.
“Quest’ultimo episodio – commenta il sindacato della Uilpa – è il segno tangibile di come le carceri nostrane continuino a rappresentare una vera e propria emergenza sociale. E’ la sintomatologia più evidente di un’organizzazione inefficace. Il fatto che l’ultimo episodio, che sembrerebbe di cannibalismo, si sia verificato nel circuito speciale dei 41-bis, aggrava ancor di più la disastrosa situazione. La media delle aggressioni gravi dei detenuti nei confronti della polizia penitenziaria si attesta a due al giorno”.
Proprio oggi al Pagliarelli di Palermo un detenuto di nazionalità nigeriana condannato a 30 anni per omicidio, in osservazione psichiatrica, ha aggredito due poliziotti penitenziari. A renderlo noto è Domenico Nicotra, segretario generale aggiunto dell’Osapp: “I due colleghi sono stati aggrediti dopo averlo invitato a prendere la terapia necessaria, per tutta risposta li ha mandati in ospedale, uno probabilmente ha una gamba rotta a seguito di un calcio”.
Follia al 41 bis: ergastolano siciliano stacca la falange all’agente e la ingoia
L'episodio a Rebibbia. A Palermo agenti penitenziari pestati da detenuto nigeriano. Il sindacato: "Ormai due aggressioni gravi al giorno"