PALERMO – La Procura di Marsala ha aperto un’indagine su un tentativo di estorsione che avrebbe subito la moglie di Calogero John Luppino, 40 anni, imprenditore di Campobello di Mazara (Tp), arrestato dai carabinieri il 22 febbraio 2019 nell’operazione “Mafia Bet” (insieme allo zio Salvatore “Mario” Giorgi e a Francesco Catalanotto) e attualmente sotto processo per associazione mafiosa davanti il Tribunale di Marsala.
Il 30 settembre 2019, la moglie di Luppino trovò, sotto il tergicristallo della sua auto parcheggiata vicino casa, una busta di plastica contenente due fogli di carta A4 sui quali trovò scritto in stampatello e con penna nera: “Calogero chiede aiuto. Deve pagare una persona per farlo uscire. Vuole oro e il Rolex. Io posso farli avere a lui. Tu non parlare con nessuno se no lo rovini. Sarai contattata. Attenta!!!! Calogero non te lo può chiedere è intercettato”.
La donna, dopo aver letto il messaggio, visionò le registrazioni della sua videocamera di sorveglianza e vide la figura di un uomo di media statura, corporatura robusta, con felpa nera, guanti scuri e un berretto abbassato sulla faccia, che lasciava l’involucro sul parabrezza. Dopo averne parlato con i parenti e con il suo avvocato, denunciò il fatto ai carabinieri, ai quali avrebbe detto di non avere idea né sospetti su chi possa essere l’autore del tentativo di estorsione, ma avrebbe aggiunto che quando il marito è stato arrestato diverse immagini degli oggetti sequestrati, tra cui quell’orologio (non sequestrato) erano presenti nel video dei carabinieri diffuso on line.
A svelare l’identità dell’uomo con la felpa nera potrebbe essere stata, invece, un’altra videocamera, che lo avrebbe ripreso mentre scendeva dalla sua auto.