L’ictus è la seconda causa di morte e la prima causa di invalidità nel mondo e la trombolisi, se effettuata in tempo, può evitare le gravi conseguenze che provoca la chiusura di un vaso sanguigno. All’ospedale di Vittoria, sede della Stroke Unit dell’Asp di Ragusa, il tasso di mortalità a trenta giorni è al di sotto della media nazionale, al contrario dei pazienti che giungevano dai pronto soccorso di Modica e Ragusa la cui mortalità è stata sempre ben al di sopra della media.
Anche nei casi meno gravi, spesso i pazienti giungevano a Vittoria con l’ambulanza in tempi troppo lunghi per ottenere il trattamento trombolitico con la conseguenza di invalidità permanente. “Uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati era quello di praticare le trombolisi in ogni pronto soccorso mettendo le strutture in rete tra loro, con il centro hub di Vittoria, formando il personale anche con simulazioni cronometrate affinché potessero intervenire, in tempi brevissimi, per praticare le procedure necessarie a salvare i pazienti” spiega il direttore generale, Angelo Aliquò (nella foto con il direttore sanitario Raffaele Elia).
Quello verificatosi nei giorni scorsi è un caso esemplare: una donna accompagnata in pronto soccorso a Modica presentava, da oltre due ore, i sintomi dell’ictus. In poco tempo è stata trattata con la trombolisi che ha avuto l’effetto sperato per il personale intervenuto: i neurologi Giuseppe Muraglie e Rosanna Morana di Modica; il responsabile della Stroke unit di Vittoria, Antonello Giordano, i medici del pronto soccorso guidati dal dott. Romualdo Polara e i radiologi di Modica. La paziente dopo il trattamento è stata portata a Vittoria dove si trova ricoverata in buone condizioni.
Modica, prima trombolisi per ictus
di Nuccio Sciacca. Intervento medico-farmacologico per ripristinare il flusso di sangue al cervello