PALERMO – L’impegno del Palermo verso i tifosi non cambia. Malgrado tutte le questioni non risolte.
“C’è un vincolo che è quello della cassa – dice il presidente del Palermo Dario Mirri – in cui abbiamo versato i soldi per affrontare tutta la prossima stagione. Se sorgeranno problemi, eventualmente, saranno da affrontare solo alla fine della prossima stagione. Ma siamo pronti a fare fronte a tutti gli impegni che abbiamo preso nei confronti della città, della tifoseria e della nostra stessa società”.
Rassicura tutti il presidente del Palermo dopo le polemiche degli ultimi giorni scoppiate fra l’ex vicepresidente del Palermo Tony Di Piazza e la famiglia Mirri. “Ringrazio i giocatori per quello che hanno fatto – dice Mirri – in società abbiamo votato sempre tutto all’unanimità. Non capisco perché Di Piazza dice che non è coinvolto nelle decisioni. Sapete l’unica cosa che abbiamo votato a maggioranza? La delibera per il premio promozione. Lui non voleva darlo. Ma noi abbiamo deciso di mantenere gli impegni perché questo è il miglior biglietto da visita per il Palermo”.
In una lunga conferenza stampa allo stadio, in regime di distanziamento interpersonale e mascherine, l’argomento principale è stato proprio quello della crisi fra i soci che però non intaccherà la programmazione del club e della società. “Costruiremo una squadra competitiva – ha detto il presidente – e porteremo avanti il nostro programma su centro sportivo e ammodernamento dello stadio. Per il primo siamo avanti con i lavori e aspettiamo le autorizzazioni per costruire da parte delle amministrazioni dove hanno sede i terreni per i quali siamo in trattativa. Inutile comprare se non possiamo poi costruire. Per lo stadio aspettiamo l’iter burocratico”.
“Tacopina? Non lo conosco e non credo di volerlo conoscere. Io continuerò a parlare con tanta gente, se arriverà qualcuno migliore di me per intraprendenza e passione mi farò da parte. Fino ad allora dovrò verificare ogni possibilità. A gennaio mi convocò uno studio di Roma affermando che l’avvocato Tacopina era interessato alle quote del Palermo. Non appena seppi questa cosa non mi alzai subito, ma dopo circa cinque minuti ringraziando l’avvocato. Quello che è successo con Tacopina al comando sia a Bologna che a Venezia non mi ha per nulla convinto, poi ricordiamoci che quando era presidente dei lagunari sperava nella nostra retrocessione per risalire. Ho mandato un messaggio a Tony Di Piazza spiegandogli la situazione e li’ ho avuto la conferma che l’ex vicepresidente era in contatto con Tacopina. A febbraio poi Di Piazza mi disse di voler invitare Tacopina a vedere una partita e io risposi di no perché la società non ne aveva intenzione”.
L’amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, ha invece affrontato gli aspetti legati alla programmazione sportiva: “I tempi non li dettiamo noi, attendiamo che vengano ultimati i campionati. Costruiremo una squadra competitiva. Stiamo cercando di sistemare la situazione legata ai giovani che avevamo già in forza. Allenatori e giocatori sono quasi tutti impegnati con le rispettive società di appartenenza. Tecnico? Cerchiamo qualcuno che abbia esperienza nel campionato che andremo ad affrontare e che possa esprimere spettacolo sul piano del gioco”.