CATANIA – Sbuca il cemento sotto la sabbia dorata della Plaia che nasconde chissà quanti abusi edilizi. Un danno all’ambiente e un pericolo per la collettività che potrebbe portare alla drastica decisione di chiudere provvisoriamente la spiaggia libera numero 3. L’ultima parola spetterà al Comune di Catania e all’assessore al ramo, Michele Cristaldi.
Pian piano vengono alla luce grossi blocchi, probabilmente vecchi manufatti seppelliti in passato da qualche furbetto che per abbattere i costi legati allo smaltimento ha deciso di disfarsene nel modo più indegno possibile.
Amianto e cemento sono di casa alla Plaia, ma per fortuna le ruspe sembrano fare giustizia. Nel corso di operazioni di bonifica della spiaggia libera numero 3, gli operatori della Dusty coordinati dal funzionario comunale Elio Maniscalco, responsabile task force rifiuti speciali, si sono imbattuti in altri blocchi che hanno persino rischiato di danneggiare il mezzo meccanico che stava operando a ridosso della battigia.
Sul posto è stata inviata una ruspa che in pochi minuti ha estratto altri grossi pezzi di cemento, tutto sotto lo sguardo vigile della polizia ambientale che ha stilato una dettagliata relazione.
Pian piano vengono alla luce grossi blocchi, probabilmente vecchi manufatti seppelliti in passato da qualche furbetto che per abbattere i costi legati allo smaltimento ha deciso di disfarsene nel modo più indegno possibile.
Amianto e cemento sono di casa alla Plaia, ma per fortuna le ruspe sembrano fare giustizia. Nel corso di operazioni di bonifica della spiaggia libera numero 3, gli operatori della Dusty coordinati dal funzionario comunale Elio Maniscalco, responsabile task force rifiuti speciali, si sono imbattuti in altri blocchi che hanno persino rischiato di danneggiare il mezzo meccanico che stava operando a ridosso della battigia.
Sul posto è stata inviata una ruspa che in pochi minuti ha estratto altri grossi pezzi di cemento, tutto sotto lo sguardo vigile della polizia ambientale che ha stilato una dettagliata relazione.
Sulla vicenda sono state avviate indagini che riportano alla mente un simile episodio, ovvero il ritrovamento lo scorso anno di grosse lastre di amianto che portarono ad un’imponente e costosa operazione di bonifica per rimuovere l’amianto.
“Stiamo mettendo a soqquadro la Plaia per consegnarla pulita e sicura alla gente – afferma l’assessore comunale all’Ecologia, Fabio Cantarella – non ci aspettavamo altri ritrovamenti di questo genere. Raccogliamo quintali di carta, plastica e vetro ed ora anche blocchi di cemento, sembra che abbiano demolito una casa”.
“E’ il frutto di operazioni di bonifica mai fatte in passato e che, su disposizione del sindaco Salvo Pogliese portiamo avanti da oltre un mese. Stiamo scandagliando tutto l’arenile – conclude Cantarella – la prossima volta chissà cosa troveremo. Il prossimo obiettivo è risalire ai furbetti che seppelliscono il cemento”.