Più che parco sembra deserto Gioeni, sole a picco, niente verde e niente acqua e con il rischio incendi sempre in agguato.
Uno dei polmoni di Catania è in sofferenza da anni, così in pochi decidono di frequentarlo e chi lo fa non è certo soddisfatto. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il percorso è lastricato di difficoltà: molti vialetti sono in completo abbandono con il cemento saltato in più punti, che mette a rischio l’incolumità dei pochi passanti o degli amanti della corsetta.
E qui si suda, eccome, caldo torrido e pochi alberi, molti sono stati devastati dai tanti incendi che ogni anno, in estate, divorano ettari di terreno. Basta una cicca di sigaretta nell’erba secca per scatenare l’inferno.
Parola d’ordine prevenzione, nell’ultima settimana qualche intervento a macchia di leopardo è stato fatto, ma la vastità dell’area e il poco personale in servizio non consentono operazioni di largo raggio.
Il tempo sembra esserci fermato, una staccionata in legno è stata abbattuta lo scorso anno, analogo discorso per gli alberi. New entry il ramo staccato e pendente dall’albero secolare che domina il parco Gioeni. Le persone incontrate in un’ora, complice la calura, si contano sul palmo di una mano.
Catania, tour nel deserto Gioeni
di Tonino Demana. Il polmone verde della città in sofferenza da anni: col rischio incendi sempre in agguato VIDEO - FOTO