SCIACCA (AGRIGENTO) – Tre cani sono stati avvelenati nelle ultime 24 ore a Sciacca, dove all’appello mancano diversi randagi. “Si teme che gli animali siano stati seppelliti per cancellare ogni prova del gesto criminoso”, scrivono Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista (Ape) e Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana (Lai).
“Troviamo inaccettabile – spiegano – che a due anni dal massacro dei cani vaganti l’amministrazione comunale non abbia provveduto alla vigilanza, controllo e attuazione della legge 15/2000, nonché delle specifiche norme di tutela del benessere degli animali. In sette mesi meno di dieci cani randagi sarebbero stati sterilizzati. È normale che ci sia una prolificazione incontrollata nel territorio. Il Comune deve procedere con urgenza con la soluzione dell’accalappiamento per metterli in condizione alla sterilizzazione da parte dell’Asp”.
A Sciacca avvelenano i randagi
Alcuni cani sono spariti. Gli animalisti: "Temiamo vengano uccisi e seppelliti"