Il bando per l’acquisto del Calcio Catania resta valido. A 24 ore dalla dichiarazione di fallimento di Finaria, holding che detiene il 95% delle azioni del club, il Tribunale di Catania, vista l’istanza presentata dai curatori fallimentari Alessandra Leggio e Niccolò Notarbartolo, ha integrato e modificato la procedura competitiva mantenendo inalterati scadenze e base d’asta.
Come si legge nella premessa, la sezione fallimentare, ha “ritenuto che nel caso a mano l’urgenza è da rinvenirsi nell’imminente pericolo di perdita del titolo sportivo, connessa alle imminenti scadenze degli adempimenti relativi alla partecipazione al campionato” e che “valutate le superiori ragioni di urgenza, si ritiene opportuno autorizzare la richiesta procedura competitiva”.
L’oggetto del bando è definito in “a) n. 1.908.000 azioni di Calcio Catania S.p.A., del valore nominale di euro 1.908.000,00 possedute da Finaria S.p.A., pari al 95,4% del capitale sociale; la cessione comprenderà il credito di Finaria verso Calcio Catania S.p.A. per anticipazioni effettuate con tre bonifici dell’8, 16 e 23 gennaio 2020, per complessivi euro 75.000,00 (settantacinquemila//00) non sussistendo altri crediti; b) tutti i beni e le attrezzature iscritti nello stato patrimoniale attivo di Finaria S.p.A in liquidazione, allocati presso il Centro Sportivo Torre del Grifo, come da perizia del 26.6.2020 e inventario fisico, inseriti nella virtual data room”.
Invariati la base d’asta, fissata in 1.304.000,00 euro, e il termine per le offerte irrevocabili, da presentare entro e non oltre le 12 del 22 luglio. Confermato anche che la procedura competitiva avrà luogo il giorno seguente, alle 11 del 23 luglio, presso l’Aula di udienza del giudice delegato, dottoressa Alessandra Bellia, nel Palazzo di Giustizia di Catania.
L’ordinanza firmata dal giudice delegato precisa che “è pendente dinanzi la Corte di Cassazione il giudizio che oppone la società di costruzioni Salvatore Massimino S.r.l. a Finaria ed ha ad oggetto l’impugnazione di due delibere assembleari di Calcio Catania del 1992 e del 1993 e la titolarità delle azioni di Calcio Catania S.p.a. nella misura del 25,5%. All’interno della data room sono depositati tutti gli atti e le sentenze afferenti alla detta controversia”.
Un giudizio che non preclude, peraltro, il buon esito della procedura. Adesso tocca a Sigi, unico potenziale acquirente venuto allo scoperto, o ad altri soggetti eventualmente interessati farsi avanti in tempo utile per salvare la matricola 11700.
Calcio Catania, il bando resta in piedi
Il Tribunale ha integrato la procedura competitiva mantenendo inalterate scadenze e base d'asta: è corsa per salvare il club rossazzurro
Leggi il testo integrale del documento
Pogliese: "Buoni propositi Sigi ci fanno sperare"