CATANIA – Non una semplice strada ma un concentrato di problemi. Questo è il concetto che meglio sintetizza ciò che succede ogni giorno nel viale Africa a Catania. Una strada trafficata, sia di giorno sia di notte, al centro di tantissime segnalazioni da parte dei residenti e dei commercianti del quartiere.
“In questa zona il problema principe riguarda la prostituzione- afferma il consigliere di “Italia Viva” del secondo municipio di Catania Andrea Cardello – appena si fa buio è impossibile non notare decine di ragazze che passeggiano lungo i marciapiedi in attesa dei clienti come ho sottolineato nell’emendamento presentato da me e dalla collega Giuffrida”.
“In pochissimo tempo si forma una lunga fila di auto che da piazza Europa arriva fino a piazza Giovanni XXXIII. Uno spettacolo degradante a pochi passi da dove passeggiano le famiglie o dove la gente mangia un panino. Si parla tanto di sicurezza urbana e di multare i clienti per garantire il decoro cittadino- prosegue Cardello- ma finora è stato fatto ben poco e questo turpe mercato, giorno dopo giorno, è in costante aumento”.
Il viale Africa è una delle più trafficate strade del II municipio. Qui,oltre a decine di negozi, si trova una scuola, un commissariato di polizia, il centro fieristico “Le Ciminiere”, il piazzale Asia e la fermata della metropolitana.
“E’ un’emergenza continua che sfortunatamente non riguarda solo la prostituzione- incalza il consigliere Cardello – tra gli altri problemi segnalati dai cittadini c’è il rischio di venire investiti tutte le volte che bisogna attraversare la strada, marciapiedi che sembrano essere stati letteralmente bombardati e l’edificio, posto tra il cantiere nell’ex palazzo delle poste e gli uffici della polizia, che resta abbandonato e riparo di fortuna per molti senza tetto. Quest’ultimo doveva diventare un museo d’arte e invece oggi è l’ennesimo problema del viale Africa”.
Degrado e prostitute, ecco il viale Africa
Catania. La denuncia: "Traffico, marciapiedi impraticabili e le lucciole che passeggiano a pochi passi dai ritrovi delle famiglie"