PALERMO – Altri due giovani coinvolti nella maxi rissa dello scorso 6 giugno a Mondello, che ha portato agli arresti dello scorso 18 luglio, lasciano i domiciliari. Il gip Simone Alecci ha disposto per Gabriele Filippone, difeso dall’avvocato Stefano Santoro, e Ivan Viola, difeso da Maurilio Panci, l’obbligo di dimora a Palermo e di presentazione alla polizia giudiziaria ogni giorno. Ieri era stato scarcerato e tornato libero Matteo Ameduri, difeso da Roberto Mangano, che come stabilito dalle indagini difensive si trovava a Castelvetrano la sera del 6 giugno.
Il giudice nell’ordinanza scrive che i due indagati “hanno fornito una ricostruzione dei fatti che, raffrontata alla narrazione delle persone offese, li colloca in una posizione che non risulta comunque sovrapponibile in alcun modo a quella di chi ha materialmente assestato i fendenti parzialmente mortale”. Ed ancora che “hanno adottato un contegno procedimentale di stampo positivo fornendo i codici per l’accesso ai loro dispositivi elettronici”.
Ed hanno anche mostrato “in sede di interrogatorio di garanzia un sincero ravvedimento per avere preso parte, con modalità e ruoli che soltanto l’approfondimento investigativo potrà del tutto nonché definitivamente chiarire oltre gli steccati della gravità indiziaria, alla baraonda scatenatasi”. I due giovani potrebbero avere preso parte alla rissa ma non avrebbero avuto alcun ruolo nel ferimento dei due ragazzi finiti in ospedale dopo la rissa. Secondo le indagini della polizia, coordinate dalla procura, sarebbe stato il minorenne, per cui si procede separatamente.
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Rissa a Mondello, altri due indagati lasciano i domiciliari