LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Non si arresta l’ondata di sbarchi per un’emergenza che a giudicare dalle condizioni meteo marine e dalla drammatica situazione geopolitica nel Nord Africa sembra destinata a durare a lungo.
Tre barche, rispettivamente con 106, 13 e 9 migranti a bordo, sono state rintracciate durante la notte, a largo di Lampedusa, dalle motovedette della Guardia costiera. Le persone sono state sbarcate al molo commerciale e poi trasferite all’hotspot.
Altri sette barchini, con un totale di 45 tunisini, sono stati intercettati e bloccati dalla Guardia di finanza e dalla Guardia costiera. Tre delle piccole imbarcazioni sono riuscite ad arrivare direttamente sulla terraferma di Lampedusa. Tutti i migranti sono stati portati all’hotspot.
La Guardia costiera ha rintracciato ancora altri 12 tunisini vicino agli scogli di cala Madonna. Il gruppetto è stato trasbordato sul gommone e portato prima al molo Madonnina e poi all’hotspot dove c’erano, dopo il trasferimento dei 200 migranti, 674 persone, a fronte di una capienza di 95 unità.
Una situazione ormai fuori controllo, visto che nella struttura soon ammassati centinaia di extracomunitari in condizioni igienico-sanitarie precari.
VIA AI TRASFERIMENTI. Sono 43 i migranti che, ieri sera, sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle (Ag), dall’hotspot di Lampedusa. Il gruppo è già in viaggio per una struttura d’accoglienza di Palermo. La Prefettura di Agrigento, provando ad alleggerire le presenze nell’hotspot ha pianificato per la tarda mattinata il trasferimento, sempre con la motonave di linea, di altre 200 persone che una volta arrivate, in serata, a Porto Empedocle verranno caricate su dei pullman con destinazione alcuni centri d’accoglienza del Molise.
LAMPIONE: FERMATI CINQUE SCAFISTI. Cinque tunisini, ritenuti scafisti, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dalla Guardia di finanza e dalla Guardia costiera. Il gip del Tribunale di Agrigento ha già convalidato il fermo, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e gli indagati sono stati portati in carcere. Lo scorso lunedì, i militari sono riusciti a intercettare e bloccare il peschereccio tunisino che aveva sbarcato un gruppetto di connazionali sull’isola di Lampione.
Dopo aver ricevuto una segnalazione dal personale dell’area marina protetta Isole Pelagie, che ha assistito allo sbarco, la Capitaneria ha allertato il dispositivo di vigilanza marittima. Una vedetta della sezione operativa navale di Lampedusa ha intercettato, in acque territoriali, il peschereccio e lo ha scortato fino al porto, mentre un’altra motovedetta recuperava i migranti abbandonati a Lampione.
Sbarchi senza fine, Lampedusa al collasso
Ancora un'ondata di arrivi in poche ore, nell'hotspot in 674 a fronte di una capienza di 95 unità. Fermati cinque scafisti a Lampione