CATANIA – Massiccia irruzione delle forze dell’ordine catanesi nel quartiere di Librino, in diversi “luoghi caldi”. Sono state identificate e controllate oltre 150 persone; decine sono state le infrazioni al codice della strada, con oltre 10.000 euro di multe.
Ma l’attenzione dei poliziotti è stata rivolta soprattutto al traffico di stupefacenti, i cui gestori – quei pusher che per l’occasione sono “magicamente spariti” – ne nascondono dosi e piccole quantità in deposito, pronte allo spaccio, nei luoghi più impensati.
È stato così che, grazie al fiuto dei cani antidroga, sono stati trovati, nel vano ascensore di uno stabile di viale Grimaldi, ben 55 dosi di marijuana (circa 100 grammi) e 38 di di cocaina per un peso di circa 11 grammi.
I controllisi sono estesi a un autolavaggio di cui è titolare un 40enne pluripregiudicato il quale, nonostante l’attività svolta, percepisce anche il reddito di cittadinanza; il negozio peraltro era condotto in modo del tutto abusivo, anche all’evidente scopo di nascondere all’Inps il reddito derivante da detto lavoro. Ma c’è di più: il pregiudicato scaricava le acque reflue, sporche di grassi e di oli esausti, direttamente nel sottosuolo tramite un canale creato ad arte che è stato accertato essere colmo di fanghi, con ciò determinando un danno ambientale, in una zona ad alta densità residenziale.
Infine si sono aperte le porte del carcere Piazza Lanza per il pregiudicato 37enne Paolo Pulvirenti, arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e immediatamente posto agli arresti domiciliari: il magistrato, infatti, ha disposto nei suoi confronti l’inasprimento della misura cautelare che lo ha condotto direttamente alla reclusione.
Librino: i pusher spariscono, la droga no
Irruzione massiccia delle forze dell'ordine nel quartiere catanese: i cani scovano gli stupefacenti nascosti, beccato un autolavaggio fuorilegge VIDEO