Arriva lo stop del ministero dell’Interno all’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che prevede la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza nell’Isola.
Quella dei migranti, spiegano fonti del Viminale, è una materia di competenza statale, un’ordinanza regionale dunque non può incidervi. Le stesse fonti sottolineano che non si vuole polemizzare con Musumeci, sapendo anche che la Sicilia è sottoposta ad una pressione migratoria eccezionale che si sta facendo il possibile per alleggerire.
Ma secondo fonti della Regione siciliana l’ordinanza del presidente è adottata “sotto il profilo sanitario e quale soggetto attuatore dell’emergenza Covid. Quindi non incide sulla materia ‘migranti’, che è competenza statale, ma sulla idoneità delle strutture sotto il profilo sanitario a rispettare le misure e linee guida scientifiche sulla pandemia”. In base all’interpretazione della Regione l’ordinanza “è certamente su materia di competenza in parte regionale e in parte sulla emergenza pandemica, introducendo misure di ordine preventivo a seguito della decisione dello Stato di non applicare le norme vigenti sei decreti sicurezza”.
“Tutti conoscono il mio rispetto per le istituzioni – dice il governatore -. Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente. Da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi: sullo stato di emergenza richiesto per Lampedusa due mesi fa, sui protocolli sanitari da applicare, sulle tendopoli da scongiurare, sui rimpatri che dovevano iniziare il 10 agosto e di cui non si parla più, sul ponte aereo per i negativi. Nulla. Solo silenzio. Il governo centrale è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia. E adesso il problema è diventato la mia ordinanza? Il ministro dice che è nulla? Quindi la responsabilità è loro. Bene, sono usciti allo scoperto! Ma io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa. E so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario. Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora”.
L’ordinanza firmata oggi da Musumeci prevede che “entro le 24 di domani tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza della Sicilia dovranno essere improrogabilmente trasferiti in strutture fuori dall’isola”.
La misura è stata presa – spiega Musumeci – perché “allo stato non è possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio”.
“La Regione Siciliana, mediante le Asp territorialmente competenti, – prosegue l’ordinanza – mette a disposizione delle autorità nazionali il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza”.
Il provvedimento di 33 pagine firmato da Musumeci dispone inoltre che “al fine di tutelare e garantire la salute e la incolumità pubblica, in mancanza di strutture idonee di accoglienza, è fatto divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione Siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle Ong.
“La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta le conseguenze sanzionatorie previste dalla legge vigente”, conclude.
Il Viminale blocca subito Musumeci: “La sua ordinanza non ha valore”
Il governatore: "Entro 24 ore tutti i migranti nei centri di accoglienza della Sicilia dovranno essere trasferiti" VIDEO. Ed esplode la disputa sulla competenza