CATANIA – Alla luce della recente sparatoria, ieri dalla polizia di Catania sono stati effettuati altri controlli a Librino, in particolare in viale Grimaldi e al Villaggio Sant’Agata, luoghi ad alta densità criminale.
Il 26enne A. S., indagato il giorno prima per aver allestito un’officina abusiva con numerosi motocicli e pezzi di ricambio rubati, avrebbe dovuto essere agli arresti domiciliari in viale Grimaldi con il padre, anche lui pluripregiudicato, ma al momento del controllo non era a casa; i poliziotti hanno aspettato diverse ore, ma il giovane non ha fatto rientro. Quindi è stato indagato anche per evasione.
In un’autorimessa con annesso autolavaggio che ospita centinaia di auto e relativi box sono stati sorpresi 4 lavoratori in nero, uno dei quali percepiva ingiustamente il reddito di cittadinanza; un altro intascava l’indennità di disoccupazione; un extracomunitario alla vista della polizia è scappato, probabilmente perché irregolare nel territorio italiano.
Numerose le violazioni: in primo luogo lo scarico dei fanghi derivanti dall’attività illegale di autolavaggio direttamente nel sottosuolo, con danno ambientale in una zona, tra l’altro, residenziale. Poi i rifiuti speciali pericolosi sul terreno; ma anche water a vista all’interno di uno spazio dedicato ad officina, fili elettrici volanti e altro ancora.
Il titolare, munito di autorizzazione solo per la gestione dell’autorimessa, è stato indagato anche per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura: infatti teneva un piccolo pony in luogo sporco.
Anche un pony nell’autolavaggio abusivo
Ennesimo blitz a Librino: la polizia catanese scopre lavoratori in nero, inquinamento ed evasioni. L'animale era nel degrado