MESSINA – Autopsia, testimonianze e video. Sono le strade seguite dalla Procura di Patti per fare luce sulla morte della dj Viviana Parisi, il cui corpo è stato trovato tre giorni fa nelle campagne di Caronia, a cinque giorni dalla scomparsa con il figlio Gioele di quattro anni, che non è stato ancora trovato, con le ricerche che non si sono mai fermate.
La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e sequestro di persona, ma senza indagati. Per il procuratore Angelo Cavallo tutte le piste sono aperte e non ci sono al momento ipotesi privilegiate. L’autopsia, cominciata dopo le 18 nell’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina, ha visto la partecipazione anche di un entomologo forense, Stefano Vanin, che è un esperto dei cicli vitali degli insetti: l’obiettivo è capire data e orario della morte.
I periti nominati dal magistrato, comprese la professoressa Elena Ventura Spagnolo e la dottoressa Daniela Sapienza, consegneranno la loro relazione entro 60 giorni, ma una prima anticipazione degli esiti potrebbe arrivare già nella notte o domani mattina. Presente all’autopsia anche una consulente di parte, la dottoressa Pina Certo, nominata dal marito della vittima, Daniele Mondello, che nell’inchiesta è parte lesa ed è assistito da due legali, gli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello.
“La signora aveva dei problemi, ma non voglio lasciare dichiarazioni sul suo stato di salute. Sembra che il periodo del Covid l’abbia profondamente sconvolta”, ha spiegato l’avvocato del marito parla del lato emotivo della donna.
“Anche Daniele Mondello – dice il legale Pietro Venuti – vuole sapere la verità come tutti. Lui è distrutto dalla vicenda: ha perso la moglie e suo figlio non è stato ancora trovato. Gli interrogativi sono tanti. Il fatto che la donna ha camminato tanto dopo l’incidente e non è scattato subito un accertamento. E’ stata trovata in un posto che era già stata battuto nei giorni precedenti. E non sappiamo se l’incidente è avvenuto prima o dopo la scomparsa del bambino”.
Le difficoltà di Viviana sono confermate dal suocero Letterio Mondello: “Da quando è arrivato questo maledetto virus è stata molto turbata. È stata anche ricoverata. Ma era dolcissima, brava e non lasciava mai il bambino. Non lo abbandonava mai. Non lo dava a nessuno nemmeno a mia moglie. È stata tre mesi a a casa con noi con il bambino. Non ho paura che mio figlio Daniele venga coinvolto nelle indagini perché non ha fatto niente. È una bravissima persona, e ora sta malissimo. Io ho un’idea di questa vicenda, ma non dico niente. Viviana era una ragazza dolcissima che andava d’accordo con il marito e lui altrettanto con lei. Non fuggiva da nessuno”
Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell’inchiesta per omicidio e sequestro di persona, lancia un appello: “Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli”.
L’appello ha in particolare due destinatari cioè le persone che hanno riferito a gente sul posto di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail. “Hanno fatto un’opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso – ha sottolineato Cavallo -, adesso parlino con noi perché non sappiamo chi sono. E’ strano che nonostante il clamore mediatico non si siano ancora presentati o non ci abbiano contattati. Questa testimonianza è importante – ha spiegato il procuratore – per chiarire una volta per tutte se Gioele era con la madre o no”.
“Mia nuora Viviana turbata dal Covid. Daniele coinvolto? Non ci credo”
Parla il suocero della dj morta a Caronia. L'appello del pm: "Chi ha visto parli". Eseguita l'autopsia: ecco le strade seguite dalla procura