Vacanze sì, ma usando le mascherine (e non tendendole sul gomito o sotto il mento) e rispettando il distanziamento. Questa è la regola, ma purtroppo si è molto allentata l’attenzione verso le norme base per prevenire la diffusione del coronavirus. Eppure nella vacanza d’agosto di quest’anno – come testimonia l’ultima ricerca di Jfc sull’argomento che l’Ansa pubblica in anteprima – la scelta è fortemente condizionata da un fattore primario, che è quello di un soggiorno in una località che deve apparire rassicurante dal punto di vista sanitario.
“I turisti – spiega Massimo Feruzzi, amministratore Unico di Jfc – hanno praticamente dimezzato il livello di rispetto delle misure preventive e tali attenzioni diminuiranno ancora di più nelle due settimane centrali di agosto. Tuttavia per i turisti Italiani è ancora alto il valore che attribuiscono alla “rassicurazione sanitaria” che offrono le strutture ricettive, pari a 6,76/10, mentre più basso l’interesse nel trovare tali misure nella località di vacanza (3,98/10). Se poi si parla di day user, cioè di coloro che si spostano facendo poi ritorno a casa nella stessa giornata, il tema della sicurezza sanitaria è purtroppo praticamente inesistente”.
E tra mare e montagna? “La maggior parte dei nostri connazionali – dice Feruzzi – considera le destinazioni montane e appenniniche più “sicure” rispetto a quelle balneari: il 59,6%; tra le aree montane, la regione considerata con maggiore sicurezza sanitaria è il Trentino Alto Adige, seguito dalla Valle d’Aosta e dall’Abruzzo, mentre tra le destinazioni interpretate dagli italiani come con più sicurezza sanitaria vince Bolzano (1.891 punti), seguita da Cortina d’Ampezzo (1.666 punti) e Livigno ( 876 punti)”. Quasi allo stesso livello anche l’Abetone con 865 punti.
Seguono Aosta (764 punti), Sestriere (669 punti), Trento (643 punti), Asiago (611 punti), Roccaraso (602 punti), Courmayeur (567 punti), Madonna di Campiglio (544 punti) e Vipiteno (521 punti). Sotto quota 500 punti Canazei, Corno alle Scale, Corvara, Dimaro, Merano, Sappada e Ponte di Legno.
Per quanto riguarda l’area regionale balneare che viene percepita dagli italiani come quella in grado di garantire il più alto livello di sicurezza sanitaria, emerge la Sardegna con un punteggio pari a 1.560 punti, seguita dall’Emilia Romagna con 1.432 punti e dal Veneto con 1.406 punti, mentre al quarto posto si colloca il Friuli Venezia Giulia con 1.387 punti. Quanto alle destinazioni balneari, secondo Jfc, al primo posto Rimini con un punteggio pari a 1.109 punti, seguita da Riccione con 892 punti e da Bibione con 589 punti. Seguono Capri con 576 punti, Jesolo con 534 punti, Cervia-Milano Marittima con 511 punti, Cesenatico (497 punti) e Lignano Sabbiadoro (465 punti). Emerge un dato rilevante: fatta eccezione per Capri, tutte le altre località che occupano le prime otto posizioni sono localizzate nel nord Adriatico. A seguire sotto i 300 punti Forte dei Marmi, Maratea, Porto Santo Stefano, Cattolica e, ancora, Grado, Viareggio, Sanremo, Senigallia e Villasimius.
Coronavirus, la montagna percepita come più sicura
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