CARONIA (MESSINA) – Sarà effettuato in giornata nelle campagne di Caronia, dove sono stati trovati i corpi di Gioele Mondello e della madre Viviana Parisi, un sopralluogo di un’equipe di tecnici ed esperti nominati dalla Procura di Patti per ricostruire cosa sia accaduto alla donna e al figlio di 4 anni, trovati morti nei giorni scorsi. Si intende verificare se è possibile che un branco di animali abbia trascinato il corpo di Gioele dal traliccio, dov’è stata ritrovata la madre, fino al luogo in cui sono stati scoperti i resti del piccolo.
“Si cercherà di capire anche che tipo di animali potrebbero essere stati e se nei dintorni ci siano delle tane – spiega il legale del marito della donna, l’avvocato Pietro Venuti – Noi pensiamo che Gioele e Viviana siano morti in due momenti e in due luoghi distinti. Magari la madre aveva perso Gioele ed è salita sul pilone per tentare di avvistarlo, cadendo poi accidentalmente. Nel frattempo il bimbo forse è caduto da qualche altra parte e poi è stato assalito dagli animali. Comunque speriamo che questi sopralluoghi possano chiarire la vicenda”.
LE PILLOLE DI VIVIANA. Mariella Mondello, sorella di Daniele e cognata di Viviana Parisi, rivela un particolare che potrebbe aiutare gli inquirenti a comprendere la personalità della dj mamma di Gioele. “I primi giorni dello scorso mese di giugno Viviana ha chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva appena ingerito 5-6 pillole. Suo marito l’ha subito accompagnata al Policlinico di Messina dove le è stata fatta una flebo. La volevano ricoverare ma poi lei ha firmato per essere dimessa. Non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio”.
Alle affermazioni della cognata risponde l’avvocato Pietro Venuti, legale delle famiglie Mondello e Parisi. “Viviana non ha tentato il suicidio a giugno, ma ha soltanto ripreso dei medicinali che le avevano dato a marzo all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, forse però ha esagerato con un sovradosaggio. Spero che nessuno voglia speculare anche su questo”.
LO PSICHIATRA. Secondo indiscrezioni la Procura starebbe per nominare uno psichiatra di fama nazionale per studiare proprio gli aspetti che riguardano la mente della donna. Viviana era stata in cura presso una struttura pubblica di Barcellona presso la quale la polizia ha acquisito documentazione clinica. “Viviana non era in cura non seguiva alcuna terapia: ha soltanto preso per 4 giorni 2 pillole e poi ha smesso lei, di sua volontà” e “non aveva con sé alcun bancomat e né i 500 euro come è stato scritto”, dice Daniele Mondello, ma, nell’auto che la donna ha abbandonato sul ciglio dell’autostrada Messina-Palermo, dopo un incidente avuto nel giorno della scomparsa, c’erano certificati medici in cui si diagnosticavano disturbi della personalità.
Viviana e Gioele, arriva pool di esperti
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