Beni per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro di due società, la “Leonhouse” e la “Eta service”, riconducibili ai fratelli Antonino e Salvatore Leonardi, arrestati nel giugno scorso nell’operazione ‘Mazzetta sicula’ scaturita da una inchiesta sulla discarica di Lentini (Siracusa), sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza su disposizione di un provvedimento emesso dal Tribunale etneo che ha riguardato 48 immobili di pregio situati a Catania e Aci Castello, cinque rapporti finanziari e 20 veicoli commerciali intestati alle società, le cui quote sono state anch’esse sottoposte a sequestro.
Antonino Leonardi, considerato il re dei rifiuti nell’Isola, è attualmente rinchiuso nel carcere di Ragusa. Il fratello Salvatore è già stato posto ai domiciliari. Secondo quanto accertato durante le indagini sfociate negli arresti del giugno scorso, Antonino e Salvatore avrebbero nel tempo gestito i rifiuti destinati alla più grande discarica della Sicilia in modo non conforme alla normativa ambientale, con la compiacenza di funzionari pubblici infedeli, a loro volta tratti in arresto per corruzione.
Ulteriori approfondimenti hanno messo in luce il ruolo delle aziende ora sottoposte a sequestro nelle condotte criminali: le imprese avrebbero operato in continuità, con propri dipendenti e servendosi di mezzi pesanti, nell’illecito smaltimento dei rifiuti.
Catania, nuovi guai per il gruppo Leonardi
Inchiesta smaltimento illecito di rifiuti: sequestrato patrimonio da 30 milioni di euro, sigilli alla Leonhouse e alla Eta Service VIDEO