PALERMO – Custodia cautelare in carcere a carico di Salvatore Milano, detto “Totuccio o Tatieddu”, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di una società di Palermo che ha pagato per 20 anni considerando il pizzo un costo d’impresa.
I finanzieri del Nucleo polizia economico-finanziaria di Palermo, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno dato esecuzione all’ordinanza del Tribunale per il riesame.
I fatti oggetto delle contestazioni risalgono agli anni 2016 e 2017, quando le indagini dei finanzieri del Gico consentirono di accertare il ruolo attivo di Salvatore Milano in merito ad una richiesta estorsiva commessa nei confronti di una nota attività commerciale del centro storico cittadino. Nell’ambito dello stesso procedimento, a maggio del 2018, erano stati arrestati per altre vicende estorsive Luigi Salerno e Giuseppe Bosco.
La richiesta estorsiva avanzata con metodo mafioso nei confronti dei titolari della società prevedeva il pagamento di somme di denaro di importo compreso tra i 500 e mille euro a titolo di “messa a posto”, necessaria per ottenere l’autorizzazione ad esercitare il commercio nel territorio del mandamento di Porta Nuova ed evitare la commissione di danneggiamenti o altri atti ritorsivi ai loro danni.
Estorsioni, boss Totuccio torna in carcere
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