Don Roberto Malgesini, ‘prete degli ultimi’, 51 anni, è stato ucciso questa mattina in centro a Como. A sferrare le coltellate mortali sarebbe stato un senzatetto tunisino di 53 anni con problemi psichici e con vari decreti di espulsione alle spalle dal 2015 che si è poi costituito ai carabinieri.
Don Malgesini era conosciuto in città per il suo impegno a favore dei migranti. Da una prima ricostruzione dell’omicidio, don Roberto Malgesini stava iniziando il suo giro di distribuzione delle prime colazioni. Sotto casa, nella canonica di San Rocco c’è ancora la sua Panda grigia con tutto il necessario.
Probabilmente il sacerdote ha trovato l’omicida ad aspettarlo: era una persona che don Roberto conosceva, un senza tetto al quale forniva assistenza e con il quale pare fosse anche in buoni rapporti. Resta da capire cosa sia successo tra i due, perché non vi sarebbero testimoni dell’aggressione.
Don Roberto è stato colpito da varie coltellate, quella letale al collo: il corpo era ad una ventina di metri dall’auto, dove c’è un piccolo spiazzo in cui si trovano solitamente gli immigrati. Dopo avere ferito mortalmente il prete, l’omicida è andato a piedi a costituirsi alla caserma dei carabinieri, che dista circa 400 metri da San Rocco. Lungo il percorso vi sono gocce di sangue lasciate dall’omicida.