ROMA – Un quarto di secolo. Venticinque anni fa la PlayStation sbarcava ufficialmente nel mercato europeo e, da allora, ha cambiato definitivamente non solo il modo di rapportarsi con i videogame ma anche la cultura popolare, diventando un vero e proprio fenomeno intergenerazionale.
Fenomeno che punta a ripetersi il 19 novembre quando debutterà la console di nuova generazione, la PlayStation 5. Prima del boom di internet, prima ancora degli smartphone e dei servizi streaming, il 29 settembre 1995 la Sony decise di esordire in un mercato che all’epoca era dominato da due colossi, Nintendo e Sega. Una mossa considerata azzardata – nata proprio dopo un tentativo iniziale di coinvolgere i vertici di Nintendo – ma che, dando uno sguardo ai successi commerciali e di mercato, ha decisamente premiato gli ideatori.
La prima console, l’iconico “scatolotto” grigio con l’alloggiamento per i primissimi Cd-Rom, è diventata oggetto da collezione e ha regalato ai ragazzi di fine anni ’90 ore e ore di divertimento, cambiando definitivamente l’approccio al videogioco. Non erano inusuali le maratone tra amici, pronti a sfidarsi ai primi giochi di simulazione automobilistica o calcistica. La potenza della nuova console permetteva una migliore interazione con i videogames, resi ancora più accattivanti dall’utilizzo del 3D. Ma non solo.
Sony, infatti, ebbe l’idea di progettare nuovi controller che fossero più ergonomici. Una scelta molto apprezzata dagli utenti che lo definirono “il miglior controller mai utilizzato”. E non è un caso che ancora oggi i joypad di quasi tutte le console in circolazione ricalchino la forma di quelli della PlayStation. Il marchio inventato da Sony è diventato con il tempo sinonimo di videogioco ed è riuscito a rinnovarsi nel tempo, continuando ad affascinare i primi utenti, oggi ormai 40enni, e richiamando nuovi player che oggi sfidano i propri genitori davanti al televisore.
Merito anche di campagne pubblicitarie e di marketing più che mai azzeccate. “Non sottovalutare la potenza di PlayStation”, recitava il celebre claim dei primi spot dove, tra l’altro, veniva ipotizzata l’esistenza di una società segreta che tramava contro il progetto. Dal 1995 ad oggi Sony ha immesso sul mercato quattro console, ormai cinque, ma anche due dispositivi mobili, la PSP (PlayStation Portable) e la meno fortunata PlayStation Vita.
Nel 2016, inoltre, creò il primo dispositivo per la realtà virtuale, il PlayStation VR, che ha fatto seguito a PlayStation Move e PlayStation Camera, strumenti per giocare attraverso i movimenti del corpo. Lo scorso dicembre, in occasione dei 25 anni del debutto in Giappone della console, il Guinness World Record ha consegnato l’attestato a PlayStation per gli oltre i 450 milioni di esemplari venduti, diventando ufficialmente la console più famosa del mondo.