PALERMO – La piazza del mercato del Capo era una base di spaccio con tanto di vedette e pusher che garantivano le dosi di stupefacenti ad ogni ora del giorno e della notte. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito undici ordinanze cautelari, dieci in carcere ed una ai domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Palermo con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Al vertice dell’organizzazione, secondo gli investigatori, c’era Benito Miccichè che sovraintendeva la gestione della piazza e riceveva i proventi della vendita della droga. Le indagini dell’operazione “Cuncuma”, come lo scrittore Giuseppe Pitrè chiamava l’organizzazione criminale, sono state coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca.
Le indagini sono andate avanti dal mese di giugno a novembre del 2018. Le telecamere e le cimici piazzate dai militari hanno permesso di smantellare l’organizzazione che poteva contare su una schiera di pusher e vedette, che con turni giornalieri, riuscivano sempre a controllare la piazza. I giovani avevano la disponibilità di magazzini e garage che si trovavano nei pressi della piazza di spaccio.
A un semplice cenno del cliente lo spacciatore si avvicinava per effettuare la cessione o, in base alla richiesta ricevuta, si appartava per recuperava la droga richiesta. Lo spaccio avveniva anche nei pressi di diversi istituti scolastici del quartiere “Capo”.
Agli arresti sono finiti Benito Miccichè, 34 anni, Vincenzo Miccichè, 28 anni, Emanuele Miccichè, 22 anni, Mauro Miccichè, 21 anni, Daniele Garofalo, 21 anni, Francesco Paolo Cusimano, 41 anni, Mario Presti, 29 anni, Alessio Spina, 25 anni, Paolo Cristian Silvestri, 21 anni, Davide Mirabile, 37 anni, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo. Ai domiciliari Eduardo La Mantia, 35 anni.