CATANIA – La polizia di Catania ha effettuato un controllo nel locale “Sabor Latino” in piazza Carlo Alberto. Il locale è punto d’incontro soprattutto di cittadini sudamericani, tra cui cubani, dominicani e colombiani che stazionano fuori, occupando tavoli e sedie irregolarmente posti sul suolo pubblico. Per questo è subito scattata la multa.
Rilevato che il titolare del locale e i suoi collaboratori non facevano uso delle prescritte mascherine e non osservavano le norme in tema di prevenzione del Covid-19, è stata applicata, oltre alla multa, anche la chiusura per cinque giorni.
Sono state identificate ventitré persone, tra cui quattro cittadini extracomunitari, di cui tre colombiani e un marocchino, che non risultavano in regola con la normativa sul soggiorno e, pertanto, saranno destinatari dei provvedimenti di espulsione. Altri avventori sono risultati avere numerosi pregiudizi di polizia.
Inoltre, nei locali adibiti alla conservazione e alla preparazione dei cibi è stata accertata una scarsa condizione igienico sanitaria, motivo per cui è stata disposta l’immediata sospensione delle attività e la chiusura dell’esercizio.
Tra le violazioni riscontrate, figurano anche quella sulle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, con speciale riferimento alle condizioni dell’impianto elettrico. Assenti gli estintori e i presidi essenziali per il pronto soccorso. Rilevate violazioni anche in relazione alla sicurezza delle vie di accesso e per lo spostamento nel locale.
E’ stata elevata una multa di 2.000 euro per la mancanza del manuale di autocontrollo (Haccp). Ulteriore verbale, di 1.500 euro, è stato redatto per la riscontrata non tracciabilità di vari prodotti di tipo alcolico. Infine è stato riscontrato impiego di manodopera straniera clandestina.
Sono in corso ulteriori accertamenti di natura amministrativa e fiscale relativi alla posizione del titolare della trattoria e dei soggetti a lui legati per la gestione dell’attività commerciale.
Troppe irregolarità: chiuso il Sabor Latino
Catania. Controlli nel locale in piazza Carlo Alberto: personale senza mascherine, immigrati clandestini e sporcizia