PALERMO – “Problematica tecnica imputabile a Tim spa”, con questa motivazione il click-day del bonus Sicilia, destinato dalla Regione alle imprese danneggiate dal lockdown, è stato rinviato a giovedì: questa mattina il sito messo a disposizione dall’assessorato alle Attività produttive non ha supportato l’enorme mole di richieste.
L’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano si dice “rammaricato del disguido tecnico comunicato dalla Tim e si scusa con le imprese interessate. La Regione è cliente e non erogatrice di servizi”.
“I numeri che quotidianamente ci fornisce la piattaforma informatica – aveva annunciato l’assessore Mimmo Turano – ci consegnano l’alto indice di apprezzamento per questa misura: in quattro giorni diecimila domande pre compilate per circa 128 milioni di euro. Bonus Sicilia è una misura che con il presidente Musumeci abbiamo concepito per sostenere concretamente le microimprese danneggiate dal lockdown e non come un contributo ridottissimo da distribuire a pioggia e senza criterio”.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Regione, Nello Musumeci: “Ho dato mandato all’ufficio legale della Regione di verificare se esistono le condizioni per procedere con la rescissione del contratto nei confronti della Tim Spa e con la richiesta di risarcimento danni”.
“Si tratta – continua il presidente della Regione – di un danno di immagine della stessa azienda e nei confronti dell’amministrazione regionale, ma soprattutto per le decine di migliaia di imprese che, costrette a fermarsi in piena pandemia, dovranno attendere ancora per ottenere le risorse stanziate dal mio governo. Ho già chiesto una relazione dettagliata sull’accaduto ai dirigenti generali regionali dell’Arit e delle Attività produttive, anche per accertare eventuali responsabilità interne. Chi ha sbagliato è giusto che paghi. Nel frattempo, spero che la Tim Spa voglia scusarsi con il suo cliente Regione anche se si è già assunta la responsabilità dell’anomalia riscontrata, in nottata, sulla piattaforma”.
Ma non erano mancate le critiche al provvedimento. Secondo Rosalia Lo Brutto, presidente della Consulta regionale degli Ordini dei Consulenti del lavoro della Sicilia, “una delle condizioni di ammissibilità previste dall’Avviso era l’essere in possesso di Durc, attestato di regolarità dei versamenti contributivi, rilasciato da Inps o Inail. Ebbene, le norme nazionali emanate in ‘lockdown’, quando gli uffici erano chiusi, hanno prorogato fino al prossimo 18 ottobre la validità dei Durc rilasciati prima dello scorso 20 gennaio. Ma le imprese che ne erano in possesso a quella data erano poche”.
Inoltre nei giorni scorsi il presidente regionale di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina aveva lanciato l’allarme di un possibile flop dell’inizio del click-day: “Il portale attraverso cui si dovrebbe concorrere al bonus Sicilia ha problemi tecnici e impedisce la partecipazione a imprese che hanno invece le carte in regola per concorrere”, aveva affermato. Promette infine la Regione: “Siamo in attesa che l’azienda di telefonia certifichi il malfunzionamento, ma l’avvio del click-day è rinviato”.
“In Sicilia – denuncia il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese – il sistema del click day è diventato per gli imprenditori un vero e proprio calvario. Anzi peggio. Sicindustria continua pertanto a ribadire la necessità di una maggiore efficienza ed efficacia nei processi di assegnazione delle risorse pubbliche e una valutazione dei progetti da finanziare non sulla base di un sistema troppo spesso malfunzionante e basato solo sulla rapidità di un click, ma su criteri di ammissibilità e selezione oggettivi per progetti produttivi capaci di generare ricchezza”.
“Altro che click day – scrivono i deputati regionali del Movimento cinque stelle – è stato crack day: il governo regionale è presuntuoso e incompetente. Turano e tutti i responsabili di questa genialata devono andare a casa con grande vergogna e non farsi più vedere dai siciliani. Abbiamo avvisato ogni giorno il governo Musumeci che la modalità di assegnazione dei fondi alle imprese colpite dalla crisi derivante dalla pandemia sarebbe stato un flop e così è stato. Solidarietà massima alle aziende”.
“Proprio ieri – spiega il capogruppo M5s Giorgio Pasqua – avevamo reso noto come le domande caricate sul portale della Regione Siciliana dalle imprese risultavano mescolate con dati di altre aziende. Il sistema era in sostanza andato in crash ancora prima del click day. Oggi l’epilogo di un disastro annunciato con il sito in tilt e le aziende inferocite”.
“Errare è umano ma perseverare è diabolico. La Regione siciliana si ostina con questi catastrofici click days. Finanziare senza nessun criterio di merito, solo sulla base della velocità, è sbagliato oltre che una pia illusione. Lo diciamo da troppo tempo, devono essere adeguate sul serio le infrastrutture e le procedure informatiche reperendo e valorizzando le professionalità necessarie”, afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia.
“Le scuse accampate e le rassicurazioni fornite dall’assessorato regionale alle Attività produttive sono prive di fondamento: il sistema del click day scelto per l’assegnazione delle somme del bonus Sicilia alla piccola e media impresa si conferma una lotteria. Solo una richiesta su cinque otterrà risposta positiva, la sopravvivenza di migliaia di aziende e dipenderà dal caso e dalla velocità di connessione. A questo si aggiunga la beffa di una piattaforma già in crash dopo pochi minuti, tanto da dover rinviare a giovedì l’avvio della procedura”, dice Claudio Fava, deputato regione di Centopassi per la Sicilia.
“Un’altra volta. Il click day è in crasch. Le imprese siciliane ringraziano sentitamente la Regione e il presidente Musumeci che avrebbe dovuto vigilare affinché tutto – almeno stavolta – funzionasse alla perfezione. Oggi aziende e imprenditori erano davanti al computer in attesa del fatidico momento e alle 9 prima il sistema è divenuto inaccessibile poi la comunicazione che il click day viene spostato all’8 ottobre”, afferma il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, che ha ricevuto numerose segnalazioni sul blocco subito dal sistema.
“E’ una Regione allo sbando che appena ieri aveva diffuso un comunicato per tranquillizzare tutti – aggiunge Barbagallo – sull’efficienza del sistema, che non aveva subito alcuna intrusione. E oggi l’ennesima brutta figura della Regione. L’unico a non accorgersi di tutto questo è proprio Musumeci che evidentemente alle brutte figure è oramai abituato”.
“Il ‘click-day’ per accedere al Bonus Sicilia si dimostra un fallimento annunciato. L’allarme lanciato dal Pd dalle associazioni d’impresa e dai commercialisti è stato infatti colpevolmente ignorato dall’assessore Turano e dal presidente Musumeci. Un governo regionale di ‘dilettanti allo sbaraglio’, che dovrebbe dimettersi subito, che sta massacrando le attività produttive in Sicilia”, dice Giuseppe Lupo capogruppo del Pd all’Ars.