a.cig.) E sono tre. Come le vittorie di fila. Tutte da piazzato. Tutte conservando la porta inviolata. Tutte per uno a zero. Questo Catania non avrà fantasia, almeno in termini di risultato, ma è difficile immaginare una monotonia migliore.
La travagliata trasferta di Francavilla, agitata dai quattro casi di coronavirus registrati alla vigilia e dalla successiva serie di tamponi richiesti dal protocollo sanitario, non scalfisce la solidità, mentale ancor prima che tattica o fisica, di un gruppo che una volta di più conferma di avere l’abito giusto per una categoria come la Serie C.
Un collettivo che sa lottare e soffrire quando necessario, portando a casa quel che vuole pur non nella giornata migliore. E che corre, qualità indispensabile in un torneo in cui agonismo e dinamismo sono aspetti dominanti.
A esaltare la tenuta difensiva stavolta è il portiere: Miguelo Martinez è semplicemente il migliore in campo grazie ad almeno tre interventi di alto livello che ne testimoniano i recenti progressi e lo rendono legittimo detentore della maglia da titolare.
Il primo gol di un attaccante, Sarao, seppur su rigore, è un’altra nota lieta nel contesto di una sfida in cui c’è da faticare contro un avversario determinato a cancellare lo zero nella casella delle vittorie stagionali.
Raffaele, come previsto, conferma il 3-4-3 con un’unica variante – l’altra messa in cantiere, ossia l’innesto di Reginaldo nel tridente con Biondi quarto a sinistra in mediana, la cancella il Covid – rispetto all’uscita contro la Juve Stabia: il debutto di Maldonado a centrocampo.
Primo approccio non semplice, quello del regista ecuadoriano, che balla come tutti i compagni al cospetto dell’avvio ad alto ritmo della Virtus Francavilla. Gli etnei sembrano sorpresi e vanno in sofferenza sulla pressione dei padroni di casa, che sanno bene come sfruttare il terreno di gioco in sintetico per fare viaggiare la palla in velocità.
A tenere a galla i rossazzurri in apertura sono un miracolo di Martinez, splendido nell’opporsi con grande reattività a una girata a botta sicura di Giannotti, e un errore di Mastropietro, che tutto solo davanti al portiere spagnolo colpisce il palo.
Un destro largo di Rosaia dal limite non spezza il forcing della Virtus Francavilla, che impegna nuovamente Martinez con un sinistro di Zenuni. Raffaele capisce che qualcosa va ritoccato: il tecnico manda Silvestri a destra e abbassa Zanchi sulla corsia opposta andando a comporre una linea difensiva a quattro.
Col trascorrere dei minuti il Catania si compatta e guadagna campo facendo leva sulla spinta a destra di Albertini, ex di turno, non sempre preciso ma assai dinamico.
Martinez corre ancora un rischio sul mancino largo d’un soffio di Di Cosmo dal vertice dell’area (foto Galtieri, sopra), ma a far capire come gli equilibri del match siano cambiati sono due episodi dubbi nell’area biancazzurra.
Il terzo vale il rigore che decide la gara: Albertini sfonda a destra e viene messo giù da Franco guadagnando il penalty trasformato con impeccabile freddezza da Sarao, altro ex di turno.
Gli animi si scaldano, il tecnico di casa Trocini viene espulso per proteste prima dell’intervallo e Delvino rimedia un giallo per un’entrata di pura frustrazione su Albertini.
Clima surriscaldato? Non c’è problema. Il Catania ha carattere e non trema. Un tiro dal limite di Biondi contenuto da Crispino apre una ripresa in cui, come sovente accade, i contenuti agonistici prevalgono su quelli tecnici.
Un destro secco di Emmausso su un pallone mal controllato dalla difesa di casa su una rimessa dal fondo di Martinez chiama Crispino a un intervento non semplice, poi tocca ancora Martinez farsi apprezzare su una conclusione sul primo palo di Zenuni.
Il Francavilla spinge e Raffaele cambia ancora: fuori Sarao, il centravanti, e dentro Calapai, un laterale difensivo. Si passa al 3-5-1-1 con Silvestri nuovamente nel terzetto di centrali, Calapai e Zanchi sulle fasce, Emmausso primo riferimento in attacco e il generosissimo Biondi chiamato a cambiare nuovamente ruolo in virtù della sua duttilità per dare sostegno all’ex della Vibonese.
Si lotta, ma questa non è una squadra che si faccia problemi in tal senso. Tutt’altro. I padroni di casa hanno altre due vere occasioni: la prima matura con un colpo di testa di Ekuban che sfiora il palo sugli sviluppi di un corner, la seconda è un’inzuccata del nuovo entrato Celli sul quale Martinez sfodera un grande colpo di reni salvando ancora il risultato. Se cercate l’uomo del match lo avete trovato. In porta.
VIRTUS FRANCAVILLA-CATANIA 0-1
Virtus Francavilla (3-5-2): Crispino 6.5; Delvino 6 (41′ st Buglia sv), Caporale 6, Pambianchi 5.5 (29′ st Celli 6); Giannotti 6.5, Zenuni 6.5 (29′ st Castorani 6), Franco 6, Di Cosmo 6, Nunzella 6, Mastropietro 5.5, Ekuban 6. In panchina: Costa, Carella, Pino, Calcagno, Puntoriere. Allenatore: Trocini 6.
Catania (3-4-3): Martinez 7.5, Silvestri 6.5, Claiton 6.5, Tonucci 6.5, Albertini 6.5 (25′ st Pecorino 6), Rosaia 6, Maldonado 6, Zanchi 6 (41′ st Pellegrini sv), Emmausso 6 (25′ st Welbeck 6), Sarao 6.5 (18′ st Calapai 6), Biondi 6 (41′ st Manneh sv). In panchina: Confente, Vicente, Gatto, Izco, Piccolo, Piovanello. Allenatore: Raffaele 6.5
Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore 5.5
Reti: 44′ pt Sarao (rig).
Note: osservato un minuto di silenzio in memoria di Fabrizio Ferrigno, ex dirigente del Catania. Spettatori 290. Espulso al 45′ del primo tempo Trocini per proteste. Ammoniti:
Sarao, Giannotti, Delvino, Martinez, Ekuban, Franco, Zanchi, Maldonado. Angoli 8-3. Recupero 1′; 4′.