Scatta la zona rossa per due comuni siciliani. Si tratta di Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, e Mezzojuso nel Palermitano, dove a partire dalle 14 di domani (sabato 17 ottobre) sono adottate le misure più stringenti per contrastare la diffusione del coronavirus. La decisione è stata assunta dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, in seguito al rapporto delle due Asp territorialmente competenti che hanno confermato la presenza di cluster locali.
A Sambuca, si registra una quarta vittima tra gli ospiti della casa di riposo dove, nei giorni scorsi, è scoppiato il focolaio Covid. Si tratta di un anziano di Bisacquino. In questo momento all’interno della residenza sanitaria assistita si trovano 44 persone contagiate: 30 anziani e 14 assistenti. Il sindaco Leo Ciaccio nel pomeriggio aveva chiesto l’evacuazione urgente della struttura e il loro ricovero in un centro Covid, temendo ulteriori vittime.
L’Asp di Agrigento ha disposto il trasferimento degli ospiti della casa di riposo. I primi 11 ricoverati, le cui condizioni sono più serie, saranno trasferiti in serata in ospedale; altri otto domattina. A sollecitare l’evacuazione immediata della struttura era stato nel pomeriggio il sindaco Leo Ciaccio, con un appello rivolto al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.
A Mezzojuso sono risultati tutti positivi i carabinieri. Il comando provinciale di Palermo ha inviato una unità mobile dal capoluogo.
In particolare nelle due cittadine siciliane (fino al 24 ottobre per Mezzojuso e al 7 novembre per Sambuca), sarà vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative o situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità, per una sola volta al giorno. A Sambuca di Sicilia e Mezzojuso la principale modalità di lavoro sarà lo smart-working, con la promozione, da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, della fruizione di ferie e congedi per i propri dipendenti.
Stop alle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, così come ai servizi dell’infanzia. Chiusi musei, biblioteche e luoghi di cultura, inoltre saranno vietati banchetti e feste private di qualunque tipo. Da domani, nei due centri, saranno sospesi tutti gli eventi sportivi, (incluse le attività di allenamento), le manifestazioni culturali, ludiche e religiose (grandi eventi,cinema, teatri, pub, scuole ballo, sale giochi, discoteche, ecc.). Sospese altresì le cerimonie civili e religiose, a eccezione dei funerali a cui potranno partecipare massimo 15 persone.
Negli esercizi commerciali delle due comunità sarà consentito l’accesso a una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio sempre all’interno del territorio comunale. Nei due paesi è consentito il transito, dai rispettivi territori comunali, per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni e/o servizi essenziali.
Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purché condotti a titolo individuale.