PALERMO – Avevano chiesto un’ambulanza ma il mezzo era impegnato in un altro soccorso a Lipari, quando è arrivata nell’abitazione a Canneto per Giuseppe Pace, che soffriva di problemi respiratori, non c’era più niente da fare.
Il medico di famiglia, che intanto si era recato in casa del paziente, aveva tentato inutilmente il massaggio cardiaco. A raccontare la vicenda sono i familiari dell’uomo, pensionato e padre di cinque figlie.
“Non sappiamo se mio cognato sofferente di patologie serie, si poteva salvare, se fosse arrivata in tempo l’ambulanza – dice il cognato Angelo Merlino -. E’ normale che un ospedale, alla luce anche della recente tragedia della giovane Lorenza Famularo, continui ad avere in servizio una sola ambulanza?”.
Dopo la morte della ragazza, avvenuta lo scorso 23 agosto dopo essere stata visitata in ospedale e con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che ha aperto una inchiesta, la Regione aveva garantito l’invio di una seconda ambulanza, ma il mezzo non è ancora arrivato.
“La procedura adottata rientra nei tempi e nei modi previsti. In particolare, dopo la chiamata di soccorso da parte dei familiari del paziente (affetto da una grave patologia) la Centrale 118 ha inviato da subito sul posto il personale della Guardia medica locale che ha assistito con manovre rianimatorie il paziente”, ha detto il direttore della centrale 118 del bacino di Messina, Dino Alagna.
“L’ambulanza è intervenuta in casa dell’uomo sette minuti dopo la partenza dall’ospedale di Lipari, dove era stata accompagnata un’altra paziente assistita in codice rosso – aggiunge – Tale prassi rientra nelle abituali linee guida di soccorso vigenti in tutta la nazione. Al momento dell’arrivo del mezzo del 118, l’uomo è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale dove è deceduto successivamente”.