Tanti morti, 45, ma meno nuovi casi, 1.258. Questo il bilancio dell’emergenza coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. L’abbassamento dei contagi giornalieri corrisponde però a un numero più basso di tamponi, 6.447, per una percentuale di positivi del 19,6%, praticamente identica a quella di ieri.
Ventotto in più le persone ricoverate in ospedale, addirittura -1 alla voce terapie intensive. I dimessi/guariti sono 292.
Questa la distribuzione dei nuovi contagiati per provincia: 427 a Catania, 420 a Palermo, 102 a Caltanissetta, 94 a Messina, 83 a Siracusa, 61 a Ragusa, 60 ad Agrigento, 10 a Trapani, 1 a Enna.
“LA PRESSIONE SUGLI OSPEDALI STA DIMINUENDO”. Ottimista il commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa: “Da cinque-sei giorni stiamo notando che la pressione sui reparti ospedalieri va diminuendo e ciò in linea con la stabilizzazione della curva epidemiologica. A confermare quello che dico è che ieri, per la seconda volta, il dato dei ricoveri in terapia intensiva nella Regione aveva saldo zero ed è anche diminuito il numero dei ricoveri in regime ordinario”.
“Oggi a Palermo – prosegue Costa – abbiamo una sessantina di pazienti ricoverati in terapia intensiva con una quarantina di posti liberi. Abbiamo ragione di sperare che sia per l’andamento naturale della curva, che per le restrizioni, per il grande numero di screening che stiamo portando avanti riusciamo a intravedere un miglioramento della situazione generale, ciò non significa che abbassiamo la tensione”.
DUE CLUSTER A PALERMO. Numerosi contagiati al Covid e tre morti si registrano in due Rsa a Palermo. Il primo cluster, con tre degenti morti e altri dodici positivi, è stato segnalato nel centro Alzemeheir di via Sciuti, una delle strutture sanitarie gestite dal gruppo Karol. Il focolaio è divampato tre settimane fa. “Un dipendente è risultato positivo e come da protocollo abbiamo effettuato i tamponi su tutti gli ospiti – dice il presidente della Karol Marco Zummo -, 15 sono risultati positivi. Così abbiamo diviso la struttura in due zone, Covid e no Covid, avvisato l’Asp e l’Usca di riferimento. Tre anziani degenti sono morti; tra il personale in totale ci sono stati 4 contagiati, di cui due guariti e gli altri in isolamento domiciliare”.
Il secondo focolaio nella casa di riposo Santissimo Salvatore in via Altarello, con 12 anziani e sei dipendenti positivi. “Sono intervenuti sia il personale dell’Asp che i carabinieri del Nas – confermano dalla struttura – per eseguire i controlli e verificare il rispetto delle norme anticovid”.
ITALIA: RISALE LA PERCENTUALE DI POSITIVI. Sono 28.337 i nuovi casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24ore, oltre 6 mila meno di ieri, che portano il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza a 1.408.868. In calo anche l’incremento delle vittime, 562, in un giorno mentre ieri erano state 692, per un totale di 49.823.
Nelle ultime 24 ore però sono stati eseguiti 188.747 tamponi, 48.478 meno di ieri. Dai dati emerge quindi una risalita del rapporto tra positivi individuati e tamponi effettuati: è al 15%, circa mezzo punto più di sabato quando si era fermato al 14,6%.
A livello regionale, la Lombardia è sempre la regione con il maggior numero di casi, 5.094 nelle ultime 24 ore, seguita dalla Campania (+3.217), dal Veneto (+2.956), dall’Emilia Romagna (2.665) e dal Piemonte (+2-641). Una crescita a quattro cifre si registra anche nel Lazio, in Toscana, in Sicilia e in Puglia.
Sono 805.947 gli italiani attualmente positivi al Covid, con un incremento rispetto a venerdì di 14.201. Dall’inizio dell’emergenza sono invece 553.098 i dimessi e i guariti, 13.574 in più nelle ultime 24 ore.
Dopo il calo di ieri – solo 10 nuovi pazienti – tornano a salire i ricoveri in terapia intensiva: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 43 i nuovi ingressi nelle ultime 24 ore per un totale arrivato a 3.801. Nei reparti ordinari degli ospedali sono invece ricoverate 34.279 pazienti, con un incremento rispetto a ieri di 216. Infine in isolamento domiciliare ci sono 767.867 italiani, 13,942 in più.