PALAGONIA (CATANIA) – Lo scorso 5 novembre, durante il sopralluogo degli agrumeti confiscati alla mafia a Palagonia in contrada Alcovia, sono state trovate in uno dei locali della tenuta circa 25 casse di olive appena raccolte. Il ritrovamento, immediatamente segnalato alle autorità competenti, è stato l’ennesima dimostrazione che i terreni sono stati nella disponibilità di chi ha subito la confisca fino a poche ore prima del sopralluogo.
Le associazioni presenti, Arci Sicilia, I Siciliani giovani, Asaec Antiestorsione di Catania, Aiab Agricoltura biologica e Arcivik Palagonia hanno subito fatto richiesta all’Agenzia nazionale per i beni confiscati di avere affidate le olive, in modo da impedire che marcissero chiuse nel deposito.
L’Anbsc ha acconsentito alla richiesta. Le olive sono state subito portate presso l’azienda agricola Francesco Costanzo produttrice di olio. Costanzo, vittima di usura ed estorsione, ha denunciato con coraggio i suoi pericolosi aguzzini riuscendo a farli arrestare.
L’olio prodotto adesso sarà distribuito dalle associazioni a enti benefici del territorio di Palagonia e di Catania, per sostenere famiglie in difficoltà che non hanno la disponibilità economica per pagarsi la spesa.