PALERMO – “Siamo stanchi, sfiniti sia fisicamente sia psicologicamente. Ai turni massacranti si aggiunge un carico emotivo pesantissimo. Assistiamo anche i nostri 18 colleghi contagiati, sta per essere trasferito uno di appena 36 anni in terapia intensiva per difficoltà respiratorie. E ogni giorno ci chiediamo se toccherà a noi. Aiutateci”.
Il grido d’allarme dei lavoratori del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo è stato raccolto immediatamente dalla segreteria aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani, che con un documento ufficiale ha chiesto ai vertici del nosocomio di agire prima possibile.
“Questi professionisti stanno gestendo una situazione di crisi estrema con senso di responsabilità, abnegazione e dedizione non comuni – si legge nella nota – ma come è evidente sono allo stremo delle forze. Si deve subito intervenire con nuovi contingenti di personale infermieristico e di Oss a supporto di quello attualmente in servizio e vanno messe in atto tutte le misure necessarie per ridurre la pressione dei pazienti al pronto soccorso”.
La Cisl Fp chiede inoltre che sia reperita una quantità sufficiente di Dpi (dispositivi di protezione individuale), indispensabili per poter operare in sicurezza e che siano attrezzati locali spogliatoi più grandi. “Questi lavoratori – conclude la segreteria aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani – hanno bisogno di un supporto psicologico, perché quello che ogni giorno affrontano è inimmaginabile per chi si trova al di fuori. Non abbandoniamoli”.
Intanto, Massimo Geraci, direttore dell’area di emergenza dell’ospedale Arnas Civico ha annunciato che “i tamponi eseguiti sui sanitari ieri pomeriggio e nella notte sono tutti negativi. Si tratta degli operatori già tamponati tre giorni addietro per i quali è stata confermata la negatività. Credo si possa dire che il focolaio è stato contenuto”.
“Anche su alcuni tamponi eseguiti stamattina – aggiunge Geraci – abbiamo riconfermato la negatività, sono notizie confortanti, tuttavia rifaremo un altro ciclo di tamponi a tre giorni”. Al momento nell’area di emergenza sono assistiti 34 pazienti.