PALERMO – “Dobbiamo capire a quali posti letto si riferiva il dirigente della Regione, Mario La Rocca, quali sono i dati che chiedeva ai manager delle Aziende di inserire nella piattaforma. Vogliamo innanzitutto fare chiarezza su questo”.
Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Sanità dell’Ars, ha convocato per questa mattina la riunione dopo la pubblicazione di un messaggio vocale del dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica, Mario La Rocca, rivolto ai vertici delle Aziende sanitarie in una chat su whatsapp.
Alla riunione della commissione sono stati invitati lo stesso La Rocca e l’assessore alla Salute Ruggero Razza, presenti con interventi in videoconferenza. “Nessun nesso di causalità – ha detto Razza – tra le valutazioni del ministero circa la zona in cui inserire la Sicilia e il numero di posti letto disponibili in terapia intensiva”.
La riunione è durata circa tre ore. I due hanno spiegato che quei dati erano già stati comunicati in precedenza al ministero, specificando che la piattaforma Cross è quella a cui fa riferimento la protezione civile nazionale per verificare la disponibilità dei posti letto di terapia intensiva nelle diverse regioni, mentre la piattaforma Gecos è quella utilizzata a livello regionale dal 118 o dai pronto soccorso per lo smistamento dei pazienti negli ospedali.
Rispondendo alle domande dei componenti della Commissione circa le “resistenze” da lui denunciate da parte di manager e medici, alcuni dei quali avrebbero ostacolato la riconversione dei propri reparti per continuare l’attività extramoenia arrivando perfino a falsificare le cartelle cliniche dei ricoverati, La Rocca ha chiesto di potere svolgere ulteriori approfondimenti per acquisire la documentazione necessaria.
Per quanto riguarda il numero di posti letto in terapia intensiva per pazienti Covid, passati da 298 agli attuali 340, l’assessore Razza ha chiesto di potere essere ascoltato nuovamente dalla Commissione il 30 novembre prossimo, quando scatterà il secondo step del piano ospedaliero predisposto dall’assessorato.
“Chiarezza sui posti letto? Manco per sogno – hanno affermato alla fine dell’audizione i deputati regionali del M5s Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, componenti della commissione Salute dell’Ars -. Dall’assessore Razza nessun dato, ma solo una sterile, e a tratti patetica, difesa d’ufficio del suo dirigente La Rocca. Chi si illudeva che da questo governo, che ha fatto della mancanza di trasparenza la sua bandiera, arrivassero precise e dettagliate spiegazioni, è servito”.
“Avremmo voluto – hanno aggiunto – far vedere ai cittadini coi propri occhi questa magistrale esibizione di arrampicata sugli specchi messa in atto dall’accoppiata Razza-La Rocca, ma purtroppo la nostra richiesta di diretta streaming, come ampiamente previsto, non è stata autorizzata da Miccichè. Certo, se bastasse occultare le cose per vincere la guerra contro il virus, il Covid in Sicilia sarebbe già defunto da un pezzo”.
“Assolutamente irricevibile poi – hanno commentato i deputati 5 stelle – la spiegazione di La Rocca sul suo indifendibile audio. Secondo lui i posti letto indicati per il 15 novembre erano già attivi e quindi stava solo spronando i suoi direttori generali. Se ciò fosse vero, sarebbe gravissimo, in quanto i dati consegnati lo stesso giorno dell’audio alla commissione Salute sarebbero stati non veritieri, cosa che ci fa pensare che governo e dirigenti della sanità consegnino ai deputati dati assolutamente inattendibili a proprio uso e consumo”.
“Vorremmo anche capire – hanno osservato i parlamentari M5s – cosa ha approvato la sera prima dell’audio e della commissione, il comitato tecnico scientifico. Quindi , delle due l’una o non sono veri i numeri che ci hanno dato allora o non è vero quello che dice oggi La Rocca. Resta ancora un mistero dove avrebbe trovato l’assessorato tutti i medici e gli operatori indispensabili a gestire i posti letto aggiuntivi, stante il fatto che gli anestesisti-rianimatori mancano da sempre quasi ovunque in Sicilia. E resta ancora il fatto che a oggi nessuno dell’assessorato è in grado di spiegare quali siano i posti letto di terapia intensiva attivi e convertiti in Covid e quali, invece, quelli istituiti ex-novo”