PALERMO – L’Assemblea siciliana ha respinto la mozione di censura, firmata dalle opposizioni di centrosinistra, all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, al quale veniva contestata la gestione della seconda ondata della pandemia da Covid-19. Contro la censura hanno votato 36 deputati, 25 i favorevoli.
“Questa è senza dubbio l’esperienza più difficile che ho dovuto affrontare ed ho cercato di onorarla con gli insegnamenti ricevuti da mio padre e che sono gli stessi, che spero di avere la forza, di insegnare a mio figlio”. Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, con la voce tremante per la commozione e il silenzio in aula interrotto dall’applauso partita dai banchi di sala d’Ercole, ha concluso il suo intervento all’Ars sulla mozione di censura delle opposizioni, poi respinta a maggioranza.
“A lui che forse un giorno leggerà questo verbale, magari studierà a scuola cosa è stato il coronavirus, come è capitato di studiare a me cosa è stata la spagnola – ha aggiunto – non so se mi chiederà cosa è accaduto in Sicilia forse lo farà come è capitato a me quando insieme ai miei genitori attraversavo i viali del cimitero di Messina e mi venivano raccontati i fatti del terremoto del 1908 o quelli della spagnola del 1918. Spero di potergli dire, di guardarlo negli occhi e di potergli dire che ho atteso ai miei doveri, commettendo qualche errore ma sempre con scrupolo ed onore”.
“Non è vero – ha detto in precedenza Razza – che la Sicilia non ha lavorato in estate. Il piano di rafforzamento delle terapie intensive è di maggio, porta la rete a 720 posti letto: questo parametro e la rete è stata approvata il 22 luglio dal ministero della Salute. Il rapporto col ministro Speranza è stato costante e sempre leale”.
“Sul tracciamento ci sono difficoltà non lo nascondo, come ci sono in altre Regioni. Devono essere affrontate e risolte – ha aggiunto l’assessore – abbiamo agito aumentando i servizi nelle aree metropolitane, aumentando le Usca rispetto agli standard ministeriali”.
“Poteva essere più forte il legame con i medici di medicina generale, certo. In Sicilia i pronto soccorso hanno avuto giorni duri – ha rilevato Razza – sono migliaia i sanitari che stanno facendo sforzi enormi, a loro va il mio riconoscimento. Non alcuna presunzione nel dire che non stati commessi errori, e che non ne potremo compiere nell’immediato futuro. Ma che sia responsabilità del governo la classificazione della Regione lo smentiscono i dati”.