a.cig.) Senza casa e senza gol. Le due costanti, fisse o quasi, del campionato del Catania sin qui.
Costretti nuovamente a emigrare a Lentini per salvaguardare il manto erboso del Massimino, i rossazzurri restano all’asciutto contro la Turris sotto gli scrosci di pioggia che accompagnano 90 minuti poveri di emozioni. Tanto agonismo, come sovente accade in Serie C, e rari lampi.
Gli etnei continuano a faticare troppo per andare a segno. La buona volontà non manca, ma non può bastare. Senza qualcuno che salti l’uomo o dia un po’ di fantasia alla fase offensiva, la generosità rischia – come accaduto – di spegnersi contro difese come quella dei corallini, magari non eccelse ma munite quanto basta per proteggere a dovere la propria porta e conservare così l’imbattibilità esterna (zero sconfitte su cinque uscite).
Nonostante gli impegni ravvicinati, Cristaldi, in panchina al posto dello squalificato Raffaele e del vice Leonetti (indisponibile causa Covid), conferma modulo e uomini del 2-1 alla Vibonese con l’unica variante di Biondi mezzala al posto dell’infortunato Dall’Oglio.
E proprio un sinistro largo di Biondi, su un buon pallone lavorato da Pecorino, apre un primo tempo avaro di spunti, nel quale i padroni di casa fanno la partita senza però trovare varchi contro un avversario che copre bene la propria metà campo, a costo di sacrificare la fase offensiva nella prudente interpretazione di un 3-4-1-2 in cui i laterali spesso ripiegano sulla linea dei tre centrali in modo da non concedere la profondità agli avversari.
Martinez fa da spettatore, ma neppure il suo omologo Abagnale deve prodigarsi in miracoli. Il Catania prova a replicare il canovaccio del recupero di mercoledì, spingendo soprattutto a sinistra e affidandosi alle combinazioni Pecorino-Reginaldo: il primo fa da sponda e riferimento puntando sulla sua fisicità, il secondo gli gira intorno cercando di conferire quel tocco di imprevedibilità e qualità necessario per rendere incisiva la manovra d’attacco.
Gli etnei mantengono l’iniziativa, ma peccano di precisione insidiando il numero uno avversario solo con un tiro da 40 metri di Claiton, impennatosi grazie a una deviazione di Reginaldo, con una punizione dal limite di Maldonado che finisce a lato e con un colpo di testa di Biondi, che stacca bene su cross di Pinto senza però trovare la porta.
Il primo tempo si chiude con le proteste di Reginaldo per un tocco di braccio in area di Da Dalt, il secondo si apre con i primi veri pericoli per Martinez: un destro a giro di Franco che termina non lontano dal secondo palo e un colpo di punta in area di Romano sul quale è bravo il portiere spagnolo.
Le squadre si allungano, complice la fatica, e qualche spazio si apre. La Turris torna a rendersi pericolosa con un colpo di testa male indirizzato da Romano, libero nel cuore dell’area, ma la prima preoccupazione degli ospiti resta quella di rischiare il meno possibile dietro.
Cristaldi mette dentro forze fresche cambiando modulo a dieci minuti dalla fine, quando Piovanello rileva Maldonado andando a giocare da trequartista, ma per tornare a rendersi pericolosi agli etnei serve un piazzato: Abagnale si oppone in tuffo a una punizione dal limite di Reginaldo.
Troppo poco per centrare una vittoria che sarebbe stata alla portata del Catania.
CATANIA-TURRIS 0-0
Catania (3-5-2): Martinez; Silvestri, Claiton, Zanchi (25′ st Noce); Albertini (16′ st Calapai), Welbeck, Maldonado (35′ st Piovanello), Biondi, Pinto (16′ st Izco); Pecorino (25′ st Sarao), Reginaldo. In panchina Confente, Della Valle, Rosaia, Panebianco, Emmausso, Vrikkis. Allenatore: Cristaldi (Raffaele squalificato).
Turris (3-4-1-2): Abagnale; Rainone, Di Nunzio, Lorenzini; Da Dalt, Franco, Tascone (37′ st Dignazio), Esempio; Romano (21′ st Fabiano); Pandolfi, Giannone (10′ st Longo). In panchina: Barone, Lo Noce, Doriano, Loreto, Lame, Marchese, Alma, Sandomenico. Allenatore: Fabiano.
Arbitro: Angelucci di Foligno.
Note: gara disputata all’Angelino Nobile di Lentini. Ammoniti Albertini, Da Dalt, Maldonato, Pandolfi, Longo. Angoli: 1-1. Recupero: 1′;4.