CATANIA – “I lavori alla zona industriale per la realizzazione del nuovo stabilimento di proprietà della STMicroelecronics stanno proseguendo, seppur con il fisiologico ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa della solita burocrazia prima e dell’arrivo della pandemia Covid-19 poi. E’ bene chiarire che, a oggi, a rischio non c’è nessuno posto di lavoro, anche perché ancora non si conosce la reale entità delle risorse che dovranno essere impiegate”. A diradare le nubi, che si sono recentemente addensate sulla questione, sono il segretario provinciale della federazione Ugl metalmeccanici, Angelo Mazzeo e il segretario provinciale della Fismic Confsal etnea Saro Pappalardo, ricordando che la multinazionale non ha affatto voluto rinunciare all’investimento previsto, con il programma che continua normalmente.
“Riteniamo assolutamente naturale che in un regime di concorrenza tra i siti Stm presenti nel mondo c’è chi prova ad attirare a se nuovi investimenti, proponendosi anche attraverso azioni di incentivo messe a disposizione dagli enti istituzionali del luogo. In questo senso è ovvio che diventa alquanto indispensabile, nel caso di Catania dove la tipologia di produzione favorisce la nascita di questa nuova fabbrica (che in altri luoghi sarebbe antieconomica), che Governo nazionale e Regione siciliana promuovano presto le migliori forme di sostegno. Di recente, a quanto pare da Roma, sono partiti arrivati segnali incoraggianti e ci auguriamo che in tempi rapidi vengano confermati – sottolineano Mazzeo e Pappalardo. Parlare oltretutto di posti di lavoro, come già detto in altre occasioni, ci sembra fuori luogo visto e considerato che sulla tematica dovremo ancora confrontarci con St”.
Una posizione non condivisa dai colleghi di Uil e Uilm. “Per motivi a noi inspiegabili – dicono i segretari generali Enza Meli e Giuseppe Caramanna – la Uglm interviene sul progetto Stm per bacchettare presunte speculazioni di parte e asserire che, citiamo testualmente, parlare di posti di lavoro ci sembra fuori luogo considerato che sulla tematica dovremo ancora confrontarci con St. Uilm e Uil confermano che la realizzazione dell’investimento a Catania è a rischio, per ammissione dello stesso management in videoconferenza con le organizzazioni sindacali, e invita il segretario provinciale della Uglm a rileggere quanto da lui stesso affermato appena in maggio. O a smentire quanto riportato”.
Secondo i due segretari “basta navigare su internet per scoprire, infatti, un’accorata richiesta di quella organizzazione – anche in questo caso citiamo testualmente – a riavviare il cantiere per la costruzione del nuovo impianto STMicroelectronics nella zona industriale di Catania e garantire occupazione per circa 350 dipendenti. Dopo appena sei mesi, chi afferma le stesse cose è autore di speculazioni di parte. Mah!”.
“Siamo felici – concludono – che al nostro appello abbia risposto il governo nazionale con il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni che, insieme con i parlamentari M5s Simona Suriano ed Eugenio Saitta, ha rassicurato sulla disponibilità dei finanziamenti a sostegno dell’investimento Stm a Catania. I vertici di Stm hanno affermato che altrove un investimento di tale portata potrebbe ricevere ben altre risorse statali e questo abbiamo rilanciato, perché i catanesi non siano ancora una volta costretti domani a versare lacrime amare a causa delle occasioni perse oggi”.