Continuano i controlli dei carabinieri della comando provinciale di Catania nell’ambito del contrasto alla diffusione del virus da Covid.
Nel corso delle verifiche della scorsa notte, svoltesi prevalentemente nelle zone centrali e nei quartieri Plaia e Librino, i militari hanno sottoposto a controllo complessivamente 3 esercizi commerciali, 20 veicoli e hanno identificato 53 persone elevando 15 sanzioni amministrative per il mancato rispetto della normativa relativa al coronavirus.
In particolare, i controlli hanno portato alla denuncia di 3 persone che, sottoposte a controllo in via Etnea e invitate ad indossare le mascherine, si sono rifiutate di fornire le proprie generalità e di rispettare la normativa. Durante l’attività di controllo sono state irrogate sanzioni amministrative per l’ammontare di circa seimila euro.
Controlli serrati anche in provincia, in particolar modo ad Acireale, Aci Castello, Misterbianco, Giarre, Paternò e Belpasso. Nel corso del servizio i militari hanno sottoposto a controllo complessivamente 8 esercizi commerciali, 66 veicoli e hanno identificato 110 persone elevando 15 sanzioni amministrative.
In particolare, i militari della compagnia di Paternò hanno sanzionato un giovane catanese, trovato fuori dal comune di appartenenza senza un motivo giustificato e per di più in possesso di crack e marijuana.
Inoltre, i militari della compagnia di Acireale hanno deferito in stato di libertà un altro giovane incensurato, il quale, sottoposto a controllo, ha detto di trovarsi fuori casa dopo le 22 per poter accompagnare la fidanzata, che lavora in un vicino locale, presso la sua abitazione. In seguito alle contestazioni, il ragazzo ha pure cominciato ad inveire contro i carabinieri.
Singolare il comportamento di un’automobilista 22 enne di Mascali, che incurante delle norme, circolava di notte senza giustificato motivo, senza utilizzare alcun sistema di protezione e per giunta guidando l’autovettura senza essere in possesso della prescritta patente di guida. Il giovane, tenuto conto della recidiva dell’infrazione, è stato deferito all’autorità giudiziaria.