Il 12 novembre 2003 presso la caserma Maestrale di Nassiriya, ha avuto luogo uno dei più gravi attentati mai avvenuti in Iraq, dove hanno perso la vita 17 militari e 2 civili italiani.
Il conflitto iracheno era già ufficialmente concluso sei mesi prima e l’Italia contribuiva con la missione di peacekeeping “Antica Babilonia” alla rinascita dell’Iraq, dilaniato dal conflitto.
I due kamikaze sono entrati in azione alle ore 10.40, alla guida di un camion imbottito di esplosivo. Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso, riuscì a uccidere i due impedendo che il mezzo esplodesse all’interno della base, provocando ancora più vittime.
Sono passati 17 anni da quel tragico giorno della nostra storia recente, divenuto per volere parlamentare “giornata della memoria per i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”.
Nonostante l’emergenza epidemiologica in atto, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid, anche quest’anno le nostre vittime, “ambasciatori di pace”, sono state ricordate dai vertici del comando provinciale dei carabinieri di Catania che hanno voluto far visita ai cimiteri di Catania e Biancavilla per rendere onore a due delle eroiche vittime, l’appuntato Horacio Majorana e il maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, deponendo sulle loro lapidi due cuscini di fiori a nome di tutta l’Arma dei Carabinieri.
Il breve momento di raccoglimento si è svolto alla presenza del cappellano militare capo della base di Sigonella, don Paolo Solidoro, e dei familiari delle vittime.