CATANIA – E’ tutto pronto per la gara settennale dei rifiuti della città di Catania che a cascata potrebbe dare uno scossone agli altri comuni isolani alle prese con gli elevati costi di gestione della spazzatura e soprattutto con il problema della saturazione delle discariche.
Il presidente del Consiglio comunale di Catania, Giuseppe Castiglione, ha convocato l’Assemblea cittadina nella sala consiliare di Palazzo degli Elefanti, e in videoconferenza, per domani alle ore 18.30.
L’ordine del giorno, dopo le comunicazioni di presidente e consiglieri, presenta tra i primi punti la delibera sull’affidamento, tramite procedura aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, e altri servizi di igiene pubblica, con durata settennale, all’interno dell’Aro (Area di raccolta ottimale) Città di Catania.
L’Aro viene suddiviso in tre macro lotti: zona Nord, zona Centro, zona Sud. La delibera ha carattere di urgenza su richiesta dell’assessore comunale all’Ambiente e Ecologia Fabio Cantarella.
Ecco perché Catania gioca un ruolo decisivo essendo da anni il Comune che conferisce maggiori rifiuti in discarica a causa di un appalto ereditato dalla precedente amministrazione, che prevede il sistema della raccolta porta a porta per appena 40mila abitanti su 320mila circa.
Una criticità non indifferente che favorisce l’abbandono di rifiuti indifferenziati anche da chi giunge dai comuni limitrofi, i cosiddetti pendolari della spazzatura che approfittano dei cassonetti ancora presenti in città per depositare la spazzatura.
La palla passa ora al Consiglio comunale, che può dare il via ad una svolta di cui potrebbe beneficiarne tutta la Sicilia orientale. Sono ore di fibrillazione: la proposta di delibera predisposta dall’assessorato all’Ambiente è al primo punto dell’ordine del giorno, un momento cruciale per l’Amministrazione Pogliese, che potrebbe agevolare il risanamento delle casse comunali. Si tratta di un appalto dal 350 milioni di euro, il più importante d’Italia nel settore, già andato deserto per ben cinque volte.
La delibera ha già incassato il parere favorevole dei revisori, mentre l’assessore Cantarella in settimana è stato impegnato in un tour de force passando per ben cinque commissioni consiliare al fine di illustrare il progetto e ottenere il relativo parere.