AGRIGENTO – Dopo un mese di accertamenti, i carabinieri della stazione del Villaggio Mosè sono riusciti a dare un’identità all’uomo che, a metà dello scorso settembre, ha imbrattato, con vernice di vari colori, la marna di Punta Bianca ad Agrigento. Si tratta di un uomo di 44 anni di Favara, che è stato denunciato alla Procura per deturpamento di bellezze naturali.
Sulla marna di Punta Bianca erano state trovate scritte e disegni. L’area non è considerata riserva, ma è sottoposta, con decreto regionale del 2001, a vincoli di immodificabilità.
Attraverso un’indagine tecnica gli investigatori sono riusciti a individuare il presunto responsabile dello sfregio. La marna di Punta Bianca, consorella della vicina Scala dei Turchi, è stata poi ripulita grazie all’opera dei volontari dell’associazione ambientalista MareAmico, che aveva denunciato lo scempio.
L’uomo accusato dello sfregio alla marna di Punta Bianca è Domenico Quaranta, 44 anni, di Favara (Ag), già condannato per gli attentati terroristici del 2001 alla Valle dei Templi di Agrigento e alla metropolitana di Milano. Quaranta, con della vernice rossa, aveva imbrattato la scogliera firmando il proprio nome e altre scritte in geroglifico.
L’uomo, un imbianchino, era stato condannato a 16 anni di carcere in quanto riconosciuto colpevole di avere tentato di far brillare degli ordigni rudimentali, costruiti con le bombole, nella Valle dei Templi, nei pressi del carcere e del tribunale di Agrigento, nonché nella metropolitana di Milano