Nuova proroga fino al 25 novembre per la zona rossa di Vittoria. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, tenuto conto del rapporto dell’Asp di Ragusa, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha firmato l’ordinanza che conferma il comune ibleo off limits. Le restrizioni adottate per limitare il contagio del coronavirus, sono quelle disposte il 2 novembre e già prolungate di una settimana lo scorso 10 novembre.
E se Vittoria resta zona rossa, Comiso chiede di diventarlo. Il sindaco del comune ibleo, Maria Rita Schembari ha chiesto all’assessore regionale Ruggero Razza di proclamare nella sua città la zona rossa. Lo ha fatto nel corso del vertice che si è svolto stamattina con la presenza di Razza, del dirigente dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, con i sindaci dei dodici comuni iblei. A Comiso, si è raggiunta la soglia di 340 positivi, un numero molto alto in una città di 30.000 abitanti. Schembari ha sottolineato la difficoltà nelle scuole.
“Le relazioni dei dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie dipingono un quadro davvero allarmante – ha spiegato – come i problemi legati all’organizzazione gravosa perché docenti e personale di segreteria sono in quarantena. Altri docenti sono assenti poiché provengono dalla vicina Vittoria “zona rossa”. Inoltre, 110 famiglie che, pur ricadenti in territorio di Vittoria, sono domiciliate nelle contrade viciniore a Comiso e usufruiscono storicamente dei servizi del comune kasmeneo, non possono far andare i loro figli a scuola a Comiso. Altro problema, è l’assembramento costante dei genitori davanti alle scuole, sia all’entrata, sia all’uscita”.
Una richiesta, quella del sindaco Schembari, che il presidente della Regione, Nello Musumeci, potrebbe accogliere: “Il rinnovo che ho appena disposto della zona rossa su Vittoria è soltanto un primo intervento nel territorio ibleo. Infatti, nel corso della riunione con i sindaci che si è tenuta oggi, anche altri amministratori di quell’area hanno manifestato l’esigenza di misure più stringenti. Ho dato mandato, pertanto, all’Asp di Ragusa di valutare un ulteriore protocollo che, assieme a Comiso che ne ha formalizzato la richiesta, tenga conto delle valutazioni epidemiologiche, dell’impatto sulle strutture ospedaliere e della diffusione del contagio”.