All’indomani della giornata simbolica del Vax Day, con i primi vaccinati contro il Covid, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza punta a una campagna di sensibilizzazione sull’utilità della vaccinazione.
“Se dovessi fare una provocazione dovremmo diffondere le immagini di una terapia intensiva e il dolore di tanti familiari che hanno visto andare via i loro parenti“, ha detto Razza oggi al dopolavoro Isab Lukoil, nella zona industriale di Siracusa, per una visita al presidio Uscai, Unità Speciale di Continuità Assistenziale Industriale dell’Asp di Siracusa per monitorare e contenere la diffusione epidemiologica da Covid 19 tra i lavoratori Lukoil e dell’indotto.
“Io penso che ci voglia una sensibilizzazione molto forte sulla vaccinazione – ha aggiunto -. L’Istituto superiore di sanità sta lavorando a una campagna scientifica: sarebbe sbagliato pensare di convincere le persone con la forza. Bisogna che tutti comprendano quanto sia importante riprendere una vita normale, magari riuscire a levarsi questa mascherina fra qualche mese e riuscire a riabbracciare i propri cari”.
“Il piano della vaccinazione è nazionale e La Sicilia, così come le altre regioni, non può andare in ordine sparso – ha ricordato Razza -. La fase uno è stata approvata dal Parlamento e prevede tre categorie coinvolte: operatori sanitari, operatori e pazienti delle Rsa e over 80 che in Sicilia sono 350 mila. Per le altre fasi della vaccinazione il commissario Arcuri ha convocato una riunione per meglio determinare alcune categorie: ci saranno le persone autosufficienti che potranno essere contattate e le persone non autosufficienti per le quali la vaccinazione dovrà invece avvenire a domicilio”.
Razza ha poi annunciato l’assunzione di nuovi medici e infermieri: “La Protezione civile nazionale e il commissario nazionale per l’emergenza hanno inserito una specifica norma nella legge di stabilità del parlamento che prevede l’assunzione in tutta Italia di 13.000 infermieri e di 3.000 medici. L’8 per cento di questi è destinato alla Sicilia. Su questo si lavorerà intensamente: il bando è già scaduto. La Sicilia, come tutte le regioni italiane, attingerà al bando per rafforzare le squadre di vaccinazione”.
Polemico il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, con medici e infermieri restii a fare la vaccinazione: “Hanno sbagliato lavoro. Rimango perplesso quando sento di colleghi medici o infermieri restii a farsi il vaccino. Posso capire il cittadino che magari non ha delle basi scientifiche consolidate e non ha studiato medicina e può avere una certa riluttanza a farsi il vaccino, ma penso francamente che quei medici e quegli infermieri, se hanno ancora dei dubbi dopo aver visto ciò che è accaduto, probabilmente hanno sbagliato lavoro“.
Secondo Sileri, farmacisti e odontoiatri andrebbero compresi fra le categorie prioritarie per la vaccinazione: “La campagna partirà con la vaccinazione del personale sanitario, ma credo che dovrà essere fatta qualche modifica, come già anticipato autonomamente da qualche regione: io ad esempio inserirei i farmacisti, che hanno avuto dei morti durante la prima ondata, e gli odontoiatri, che operano a contatto diretto con tutti i loro pazienti”.