CATANIA – E’ morta questa mattina nell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania Ylenia Bonavera, la ragazza messinese di 26 anni che il fidanzato Alessio Mantineo tentò di bruciare viva nel 2017 alle “Case Gialle” a Messina.
La ragazza aveva una ferita di arma da taglio all’altezza di una clavicola, che sarebbe stata inferta durante una lite, ma gli investigatori escludono che sia questa la causa della morte. La ragazza è giunta in ospedale sotto l’effetto di alcol e droga.
Un primo esame cadaverico ha evidenziato, insieme con la ferita di arma da taglio a una spalla, una sospetta overdose. Ad accompagnarla in ospedale, dove sarebbe giunta in condizioni già gravi, è stato un amico, che gli investigatori della squadra mobile etnea stanno sentendo.
Ylenia Bonavera viveva a Catania e, secondo quanto accertato, non aveva un lavoro. Gli investigatori stanno passando al setaccio le frequentazioni della vittima.
Tre anni fa l’ex fidanzato della donna aveva tentato di ucciderla cospargendola di benzina e provocandole ustioni nel 13 per cento del corpo.
In un secondo momento la giovane aveva ritrattato, dicendo che non era stato Mantineo a darle fuoco, ma durante il processo emersero responsabilità dell’uomo, grazie alle indagini della polizia.
Mantineo fu condannato nel 2018 a 12 anni per tentato omicidio, pena che nel gennaio dello scorso anno è stata ridotta a 10 anni.
L’ultima “diretta” su Facebook di Ylenia, 22 ore fa, la ritrae in auto mentre ascolta e canta una canzone d’amore napoletana. Ascoltava musica neomelodica e postava foto di cagnolini, pietanze e invocazioni a Gesù. Sul profilo col nome di “Dolce stella” aveva scritto “fidanzata ufficialmente”.
“Accanto a me voglio persone sincere, positive come sono io… la vera amicizia non esiste. E’ un mondo perso ed è brutto perché io con una persona mi ci devo confidare ma mi ci devo anche fidare ed al giorno d’oggi so per certo che è impossibile”, ha scritto nel suo ultimo post.
La ragazza dopo l’aggressione da parte dell’ex era andata a vivere con i genitori nel Messinese e poi era stata stata ospite di una casa famiglia, sempre in provincia di Messina. Successivamente sarebbe andata ad abitare da sola e faceva la spola con Catania.