Allarme Covid a Palermo e Caltanissetta anche se i dati dei contagi, a livello regionale, sembrano diminuire con un tasso di positività sotto la soglia del 10%. Due focolai si registrano tuttavia in strutture sanitarie a Palermo. Uno è stato scoperto al “Maria Eleonora Hospital”. Sono 18 i casi di Covid registrati tra degenti e personale in servizio nella struttura privata convenzionata che il 23 giugno – dopo un caso analogo – ha cambiato governance. Le stanze e gli ambulatori interessati sono stati sanificati. Alcuni degenti risultati positivi nei giorni scorsi sarebbero stati dimessi e invitati ad osservare l’isolamento volontario.
Un secondo focolaio è scoppiato nel reparto di Geriatria dell’ospedale Ingrassia dove sono stati accertati 11 casi tra infermieri, operatori e medici e 6 pazienti. I degenti sono stati, già, trasferiti in strutture ospedaliere e residenziali dedicate alla cura ed assistenza dei pazienti affetti dal coronavirus. Gli 11 operatori sono,ì in isolamento domiciliare.
Tutti i positivi sono stati individuati a seguito dei tamponi molecolari effettuati ogni 48 ore dopo che nella giornata di sabato scorso erano stati accertati, sempre nel reparto di Geriatria, 7 pazienti positivi. Sono, finora, complessivamente 24 i positivi riscontrati nella struttura: 11 operatori e 13 pazienti. Il reparto, già più volte sanificato, continua a funzionare.
CALTANISSETTA: CINQUE CASI AL SANT’ELIA. Cinque casi di positivi al Covid sono stati registrati al reparto di Medicina Interna dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove al momento non potranno essere ricoverati nuovi pazienti.
A confermare i casi di positività il dirigente medico della direzione di presidio Benedetto Trobia. “E’ una situazione che abbiamo attenzionato fin da subito – spiega Trobia – e che quindi è sotto controllo. Il primo caso si è verificato l’altro ieri e abbiamo immediatamente avviato i tamponi. In tutto sono risultati 5 positivi tra pazienti e operatori. Il reparto continua ad essere operativo con le dovute cautele. Chiaramente non ricoveriamo i nuovi pazienti dentro il reparto ma in appoggio ad altri reparti dove possono essere seguiti senza alcun rischio. Per quanto riguarda degenti e operatori di Medicina ripeteremo i tamponi a 10 giorni. Faccio presente – chiosa il medico – che il personale sanitario viene ciclicamente sottoposto a tampone e la stessa cosa vale per i pazienti che vengono ricoverati”.