CATANIA – Fermato a Catania un rapinatore seriale con i suoi complici. Numerosi e cruenti i colpi messi a segno durante il primo lockdown, tra marzo e aprile. I tre sono il 42enne Nicolò Zagame, il sessantenne Luciano Bongiorno e la quarantenne Daniela Maria Rita Bertolo.
Le indagini sono partite dopo una violenta rapina commessa la mattina del 18 marzo ai danni del gestore di un’edicola, che per l’aggressione fisica subita è stato portato al Policlinico con gravi e varie lesioni. Ha riferito di essere stato afferrato al collo, di essere stato colpito al volto con un pugno e di essere stato minacciato in dialetto siciliano con la seguente espressione: “Statti femmu, non ti moviri altrimenti ti sparo, dammi tutti i soldi che hai in cassa”.
I poliziotti hanno identificato Zagame come autore del colpo; all’epoca dei fatti era sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. La Bertolo con la propria auto è rimasta ad attenderlo.
Analoga violenza è stata adoperata la mattina del 9 aprile nei confronti del titolare di una farmacia la cui unica colpa è stata quella di rifiutarsi di consegnare il denaro richiesto da Zagame, che nell’occasione gli aveva puntato una pistola.
Il farmacista è stato colpito al volto e in altre parti del corpo con il calcio dell’arma, riportando diverse lesioni. In questo caso è saltato fuori un nuovo complice, Bongiorno, che ha accompagnato Zagame sul luogo della rapina.
A distanza di pochi giorni il 42enne ha messo a segno un’altra rapina all’interno di un panificio dove, con la minaccia dell’arma, ha costretto i dipendenti a consegnare tutto il denaro. Sebbene con il volto nascosto, è stato ripreso dalle telecamere interne del panificio con indumenti identici a quelli utilizzati in altre rapine.
Nei giorni successivi Zagame ha commesso altre due rapine a due distinti esercizi commerciali con analogo modus operandi.
La notte del 27 aprile la polizia lo ha arrestato per furto con la cosiddetta spaccata in una farmacia del quartiere San Giorgio. Come ariete aveva usato Fiat Uno rubata. In quell’occasione è stato intercettato nella via di fuga e fermato nei pressi della propria abitazione, così è stata interrotta la sua escalation criminale. Per i suoi complici sono scattati gli arresti domiciliari.