ROMA – L’Idrossiclorochina di nuovo tra i farmaci che si possono utilizzare per le cure contro il Covid. La scienza ancora non ha dato un parere positivo univoco, l’Organizzazione mondiale della Sanità in ottobre ha parlato di scarsa efficacia sui malati, l’Agenzia italiana del farmaco Aifa) ha sospeso l’autorizzazione, ma oggi una decisione del Consiglio di Stato apre alla terapia. I giudici amministrativi hanno infatti accolto il ricorso di un gruppo di medici di base sospendendo la nota del 22 luglio scorso di Aifa che vietava la prescrizione off label (ossia per un uso non previsto dal bugiardino) per la lotta al Covid.
“La perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’ idrossiclorochina, ammessa dalla stessa Aifa a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati – si legge nell’ordinanza – non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale”.
I ricorrenti avevano sostenuto in sintesi che l’idrossiclorochina, sulla base di studi clinici pubblicati su riviste internazionali accreditate, sarebbe efficace nella lotta contro il virus, censurando il difetto di istruttoria che inficerebbe le determinazioni di Aifa, e lamentato la lesione della loro autonomia decisionale, tutelata dalla Costituzione e dalla legge, nel prescrivere tale farmaco sotto la propria responsabilità, ai pazienti non ospedalizzati che acconsentano alla sua somministrazione per la cura domiciliare del SARS-CoV-2.
“La scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia – scrive il Consiglio di Stato – deve essere rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico” “in scienza e coscienza” e con l’ovvio consenso informato del singolo paziente. Rimane fermo il monitoraggio costante e attento del medico che lo ha prescritto”. L’ordinanza precisa che non è invece oggetto di sospensione e neppure di contenzioso, la decisione di AIFA di escludere la prescrizione off label dell’idrossiclorochina dal regime di rimborsabilità.
L’ordinanza è stata accolta con favore dai medici di famiglia: “E’ giusto che il Consiglio di Stato abbia sottolineato la possibilità di utilizzo dellì’idrossiclorochina perchè il medico obbedisce a scienza e coscienza e se ha a disposizione un farmaco che può funzionare ha il diritto di decidere in responsabilità”, ha commentato il segretario generale nazionale della Federazione dei Medici di Medicina generale Silvestro Scotti.
E ha aggiunto: “E’ ovvio che il paziente va informato sulla terapia e sugli eventuali rischi”. Sull’argomento è intervenuto anche Matteo Salvini che su Fb ha scritto: “Irragionevole vietare l’uso dell’idrossiclorochina. Il Consiglio di Stato ha detto sì all’utilizzo, è una notizia che molti medici stavano attendendo. Tra gli altri, ricordiamo il dottor Luigi Cavanna che a Piacenza somministrando precocemente questo farmaco ha trattato con successo molti pazienti affetti da Covid, casa per casa, riducendo gli accessi all’ospedale”.
Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte e coordinatore nazionale della Commissione Salute plaude alla decisione pubblicata oggi: “Torniamo a disporre di un’arma che può essere impiegata nella lotta al Covid-19, soprattutto sul fronte del trattamento precoce della malattia, attraverso i protocolli di cura domiciliare, fondamentali per evitare il l’ospedalizzazione dei pazienti”.