Il primario del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo Massimo Geraci, 52 anni, è stato il primo medico vaccinato in Sicilia in occasione del Vax Day.
La somministrazione del vaccino Biontech Pfizer è avvenuta alle 11.47 nel padiglione 24 dello stesso ospedale, dopo la firma del consenso informato da parte del medico.
“Il Vax Day rappresenta l’inizio della fine con la partecipazione degli operatori sanitari alla vaccinazione di massa – ha detto Massimo Geraci -. E’ questo l’obiettivo che vogliamo conseguire, un messaggio rivolto a tutta la popolazione perché se il mondo sanitario risponderà in maniera compatta penso possa essere un volano per raggiungere quella immunità solidale di cui parlavamo”.
“Questa giornata – ha aggiunto – ha diversi significati. È principalmente un invito, un richiamo alla responsabilità di chi è operatore della salute, che sono sicuro sarà largamente accolto. Ma mi piace considerarlo anche un omaggio a quanti hanno combattuto in prima linea, non come eroi, ma con spirito di servizio, nella piena interpretazione dell’aspetto più bello della nostra sanità, della sanità pubblica: quello della universalità delle cure”.
Il secondo ad essere vaccinato è stato il presidente dell’Ordine dei Medici della Sicilia Toti Amato. A seguire sottoposti al vaccino i nove rappresentanti dell’Ordine dei medici (uno per ogni provincia), cinque medici di medicina generale, cinque pediatri di libera scelta, cinque medici di continuità assistenziale e 10 rappresentanti del 118 (tra medici, infermieri e autisti soccorritori). Verranno inoltre sottoposti a vaccinazione tre rappresentanti dell’Ismett, tre della Fondazione Giglio di Cefalù e 15 dipendenti della stessa Arnas Civico.
RAZZA: “SECONDO STEP PER OVER 80”. “Siamo ottimisti perché il numero dei cittadini da sottoporre alla vaccinazione nella prima fase è significativo, oltre i 141 mila che è la somma degli operatori sanitari e del personale ospite delle Rsa, dovrà partire la vaccinazione degli over 80 che in Sicilia ammontano a quasi 151 mila unità – ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza -. Sarà importante anche il messaggio che arriva dal personale sanitario. Tanti più saranno medici, infermieri e operatori che si vaccinano, tanto più forte sarà la capacità di convincimento su tutti i cittadini”.
“Nei prossimi giorni – ha aggiunto Razza – inizierà la fase organizzativa vera. È già impegnata la nostra struttura in tutte e nove le province. Su come verranno contattati gli over 80 sta lavorando il commissario Arcuri. Si sta cercando un metodo di lavoro analogo e noi collaboriamo con le istituzioni nazionali”.
SOMMINISTRATE 30 DOSI IN RSA. Nel pomeriggio sono state complessivamente 30 – così come programmato – le dosi di vaccino anti-Covid somministrate su altrettante persone che operano o sono ospitate nella Rsa ‘Buon Pastore’ di Palermo. Nello specifico, il farmaco è stato inoculato a 25 ospiti e 5 operatori.
La più anziana tra i neo vaccinati è stata una donna di 93 anni: la nonnina ha reagito benissimo, felice di essere tra le prime siciliane a ricevere il vaccino. Oltre ai sanitari della Rsa sono intervenuti gli operatori del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Palermo. Il vaccino è giunto nella Residenza sanitaria scortato dai carabinieri del Nas.
L’ARRIVO DEL VACCINO A PUNTA RAISI. Le prime dosi di vaccino sono arrivate ieri sera intorno alle 22.30 all’aeroporto di Punta Raisi con un volo dell’aeronautica militare. Le dosi sono state prelevate dal reggimento logistico della Brigata Aosta e custodite in apposite celle frigorifere, all’interno della caserma Scianna di Palermo. All’alba, i vaccini sono stati trasferiti dall’Esercito all’ospedale Civico di Palermo.
In questa primissima fase in Sicilia saranno complessivamente 685 le persone che verranno sottoposte a vaccino, dal 4 gennaio prossimo invece si procederà secondo quanto stabilito dal Piano nazionale che ha profilato il target.